sabato 31 dicembre 2011

Ci voglio scommettere per il 2012

Michele Iorio e i giornalisti Antonio Lupo e Pina Petta
Ovunque regna un diffuso sentimento di sfiducia, forte incertezza per una crisi che si inizia ad avvertire con il suo peso tra la nostra gente.

venerdì 30 dicembre 2011

Il governatore stringe i cordoni della borsa

Lo scopriremo solo questa mattina nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. Il presidente della Regione, Michele Iorio, dovrebbe aver dato la sterzata tanto annunciata. Si prepara a varare la manovra finanziaria regionale avendo provveduto a fare “Edward mani di forbice”.

giovedì 29 dicembre 2011

Quando la politica programma

Ieri taglio del nastro del nuovo tratto della superstrada Isernia-Castel di Sangro con l’apertura al traffico. È il secondo lotto dell’arteria che migliorerà i collegamenti tra Molise e Abruzzo riducendo i tempi di percorrenza e aumentando la sicurezza degli automobilisti. L’iter progettuale dell’intera opera risale agli anni ‘80. Complessivamente i lotti sono tre.

mercoledì 28 dicembre 2011

Ulisse Di Giacomo e Michele Iorio, due cuori e una capanna

Ulisse Di Giacomo e Michele Iorio
Ha trascorso il Natale a Isernia il senatore Ulisse Di Giacomo inviando auguri di Natale e leggendo i messaggi su Facebook, che sembra la sua vera passione del momento. Del resto senza tecnologia si è tagliati fuori dal mondo e dalla politica. Di Giacomo è l’indiscusso segretario regionale del Popolo della libertà del Molise. Un ruolo che gli sembra cucito addosso per quanto si sente a suo agio il senatore originario della provincia di Isernia, provincia che ama.

martedì 27 dicembre 2011

Giorgio Bocca e la verità della stampa

«Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità: anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada». Lo diceva Giorgio Bocca di cui ho letto diversi libri e che non ho mai amato perché ho sempre avuto l’impressione che avesse su alcune questioni politiche un radicato pregiudizio.

sabato 24 dicembre 2011

Aggiungi un posto a tavola

Quest'anno ho tagliato il traguardo del mezzo secolo di vita. Quella di questa sera sarà la vigilia numero cinquantuno, alcune delle quali, ad onor del vero, non ricordo nulla: ero troppo piccolo!

venerdì 23 dicembre 2011

Il commercio corre ai ripari: è tutto un saldo

I negozianti sono corsi ai ripari. In Molise come in Abruzzo, come in qualsiasi altra regione d’Italia,
si acquista nei negozi potendo godere di sconti reali sulla merce in esposizione. Senza avere alcuna preoccupazione sul capo che è in vetrina, perché è quello della stagione in corso.

martedì 20 dicembre 2011

Morire sul lavoro non è sempre uguale per tutti

Ieri ho atteso fino alla fine della giornata prima di preparare questo fondo. Ero certo che i politici, sempre così attenti, i sindacati, sempre pronti a difendere i lavoratori, avrebbero trovare il tempo e l’occasione per scrivere due righe su Mimmo e Franco.

domenica 18 dicembre 2011

Altro che a Natale tutti più buoni

Si apre domani una settimana tutt’altro che all’insegna della bontà per il governatore Michele Iorio. Martedì ci sarà il Consiglio regionale in seduta pomeridiana,  e per quanto è parso di capire, i venti saranno molto forti su tutti i qudranti.

sabato 17 dicembre 2011

Zuccherificio, ma quale rinnovamento?

La scelta di voler indicare e quindi nominare Antonio Di Rocco alla presidenza dello Zuccherificio del Molise appare quanto meno inaspettata. La decisione del governatore Michele Iorio ha spiazzato tutti ed è giunta in un momento particolare della vita politica regionale.

venerdì 16 dicembre 2011

"i Fatti" con il passo delle formiche

Da oggi i Fatti del nuovo Molise, che presto diventerà semplicemente i Fatti Molise e Abruzzo, rafforza la sua presenza in provincia di Chieti con la distribuzione  che coprirà comuni del Frentano e del Sangro.

giovedì 15 dicembre 2011

Parlamento, l'onorevole vergogna della Lega

Non mi sono mai scagliato più di tanto contro la politica e ho sempre cercato di non essere a tal punto populista da bastonare la Casta a partito preso solo perché lo reclamava la piazza. Ma da cittadino del Sud ho provato un certo disagio nel vedere la sceneggiata di ieri al Senato con i leghisti gridare alla rapina ai danni del Nord. 

mercoledì 14 dicembre 2011

La Borsa va giù, Gianfranco vola sempre più su

Chapeau a Gianfranco Vitagliano. Tutti lo davano in uscita dal terzo piano di via Genova per approdare ad altri lidi. C’è stato chi persino avrebbe lavorato nella coalizione per spingerlo verso assessorati di minor peso. Lui però, da buon velocista, è rimasto nel gruppo senza farsi notare, tranne che uscire allo scoperto negli ultimi 200 metri. Una volata vincente che non gli ha fatto spostare la sedia nemmeno di un centimetro, sia in giunta e sia in aula. Dopo anni di incomprensioni che sia giunto il momento della sua consacrazione nell’Olimpo della politica molisana? Lui fa spallucce, se ne frega e intanto fotte tutti.

Michele Iorio ha presentato il programma che verrà

Sarà stato il fatto che Michele Iorio non andava a braccio ed era costretto a leggere, ma la sua voce ieri arrivava in aula con meno veemenza e coinvolgimento del solito. Del resto che poteva fare di diverso o di più il presidente della Regione se non leggere il suo programma di governo per il Molise dei prossimi cinque anni? Se si considerano tutte queste cose si capisce perché Iorio ha reso meno di quanto avrebbe potuto. Una giustificazione che c’è tutta per i suoi 75 minuti utilizzati per illustrare l’indirizzo programmatico scritto forse da qualcun altro e quindi non di prima mano. Per il resto l’intervento del governatore ha toccato i punti che verranno trattati dagli assessori per una legislatura che si caratterizzerà sul piano dell’autonomia regionale e dell’autoriforma.

martedì 13 dicembre 2011

Perché non abbiamo scioperato

Potrei, con un po’ di fantasia, inventare mille scuse per giustificare oggi la nostra regolare presenza, mentre altri quotidiani nazionali hanno deciso di utilizzare l’istituto dello sciopero. Non abbiamo aderito perché in questo momento questo giornale  non si può permettere di non essere in edicola.

domenica 11 dicembre 2011

E' il tempo della carità consapevole

Non abdico al mio ruolo di osservatore e cronista delle cose che accadono in questa terra. Ma sono arrivato alla determinazione di voler dare, o meglio ancora restituire la parola, ai lettori. 

sabato 10 dicembre 2011

Che abbiano capito la lezione?

Il presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa
Il neo presidente del Consiglio regionale ci ha messo del suo. Pietracupa ha deciso di dare seguito, partendo dalle prerogative del suo ufficio, all’impegno preso con la comunità molisana di dare un taglio alle spese della politica.

giovedì 8 dicembre 2011

Gennaro Chierchia come un uragano

Lo ha annunciato ieri mattina nel corso della conferenza stampa alla quale ha partecipato con i vertici del suo partito. Il neo consigliere regionale socialista, Gennaro Chierchia, già a partire dalla prima seduta dell’assemblea di Palazzo Moffa - in calendario per martedì prossimo 13 dicembre, giorno di Santa Lucia - farà fuoco e fiamme.

mercoledì 7 dicembre 2011

Una legge da abolire

Si consolano e pure bene i consiglieri regionali che non si ricandidano o sono stati trombati dalle urne. C’è una legge regionale, la 16 del 1974 che contiene “Norme sulla previdenza dei consiglieri regionali”, che all’art. 27 prevede un “premio di reinserimento nelle proprie attività di lavoro a tutti i consiglieri che non saranno rieletti nella successiva legislatura o che non si ripresenteranno candidati”.

martedì 6 dicembre 2011

Il ritorno di Mario Pietracupa alla presidenza del Consiglio

Mario Pietracupa (Adc)
Con diciotto voti, tutti quella che la maggioranza di centrodestra riesce ad esprimere, Mario Pietracupa
torna a ricoprire la carica prestigiosa di presidente del Consiglio regionale del Molise. Verrebbe da dire che... a volte ritornano. E questa volta si può anche aggiungere, senza correre il rischio di essere partigiani, che è un bel ritorno. Una bella figura sia come presenza e sia come capacità di essere concreto e al tempo stesso sognatore. Perché Mario Pietracupa è al tempo stesso le due cose che riesce a far conciliare con leggerezza.

Iorio e Frattura, diversi ma uguali

Sembrava che tutto andasse per il verso giusto. Sobrietà degli interventi, inviti, da una parte e dall’altra, alla mutua collaborazione per rimettere in moto la macchina amministrativa regionale in giorni contrassegnati, a livello nazionale, dalla manovra “salva Italia” di Mario Monti.

venerdì 2 dicembre 2011

La voce dei senza voce

Non nego di aver molto gradito la lettera inviatami dal dott. Marco Tagliaferri a commento dell’editoriale dedicato a una madre stanca apparso il 1 dicembre. Ritengo che debba essere normale per un giornale occuparsi anche, e ritengo soprattutto, di argomenti di spessore sociale. E farlo è diventata più che una regola una eccezione. È indubbio che faccia più notizia parlare di cronaca, di scandali e di politica rispetto ai drammi, alle inquietudini della gente comune. Personalmente ritengo di proseguire sulla strada di un’informazione che guardi agli ultimi e a chi non ha nemmeno il necessario. È una scelta condivisa dalla proprietà della testata che su questo aspetto ha dato carta bianca a tutta la redazione. Parlare del bene comune, dei problemi del vivere quotidiano cercando di darne notizia a chi deve provvedere ai bisogni degli altri. A chi pensiamo? Non solo ai politici, ma a tutti coloro che hanno una responsabilità, una carica per la quale sono chiamati a prendere decisioni. Capaci di scelte buone a favore della collettività.
Pino Cavuoti

Caro Direttore, desidero esprimere il mio personale apprezzamento per il riscontro che ha voluto dare, nell’editoriale del 1 dicembre, al grido di aiuto-denuncia di una madre stanca e disperata, che vive una particolare condizione di disagio familiare. Una delle tante storie di sofferenza di oggi che il contesto sociale in cui tali esperienze vengono vissute tende quotidianamente ad esasperare. Ed il futuro certamente non è più bello del presente, se non si inizia a costruire una coscienza Etica che possa determinare decisioni decisamente a favore di chi non ha, rispetto a chi ha già, e tanto. Tanto è il parlare, poco è il fare. Ed il giornale, come Ella ha ben individuato, deve poter quotidianamente rappresentare non solamente un momento di sterile comunicazione, al fine di poter semplicemente dire, “io l’ho detto”, ma deve saper andare ben oltre e rappresentare un luogo di riflessione e di proposta, proattivo di un bene comune in cui ciascuno deve poter ritrovare una sua propria identità e dignità, nessuno escluso, indipendentemente dal ruolo che si occupa nell’attuale articolazione sociale. Ben venga quindi un maggiore spazio, come Ella ha auspicato, per evidenziare le difficoltà in cui tanta gente, in questa regione, è costretta ad esprimere la propria esperienza (negativa) di vita che il più delle volte non riesce a superare, diventando una “condizione di disagio sociale permanente”. Un impegno Eticosociale, il Suo, che trova anche il mio consenso.
Dr. Marco Tagliaferri
marco.tagliaferri.molise@gmail.com

giovedì 1 dicembre 2011

Quando una madre è stanca e disperata

Ieri sul nostro sito è apparso un commento di una madre (divorziata) di due ragazzi e la più grande è iscritta all’Università. Guadagna uno stipendio di mille euro al mese ed è costretta a lavorare in nero per mantenere un livello di vita dignitoso alla sua famiglia. Non percepirà la borsa di studio per sua figlia, e si domanda se dovrà andare a chiedere l’elemosina davanti a una chiesa. Parole dure e dirette per denunciare una situazione difficile per tutti in questo momento di grande incertezza e ancor più per chi si trova a vivere la condizione di separato. Ho già avuto modo di ascoltare in altre occasioni lo sfogo di chi si ritrova con alle spalle un matrimonio o una convivenza andati in fumo. Con problemi di sopravvivenza o con mancata corresponsione degli alimenti. Non ho idea di quale sia la condizione di chi ci ha scritto - il testo integrale può essere recuperato sulla notizia relativa alla mancata assegnazione di 400 borse di studio all’Unimol - ma è indubbio che il suo grido ha più il sapore della denuncia, piuttosto che di aiuto. Ciò che mi ha colpito è l’evidenziare di aver raggiunto il limite, di essere stanca e disperata. Di queste cose dobbiamo parlare dando più spazio sulle nostre pagine per evidenziare le difficoltà della condizione umana in questa regione  che siamo chiamati a raccontare. A cathyng@alice.it non posso che ribadire la disponibilità a farmi da altoparlante, da cassa di risonanza del suo disagio e di tutti coloro che ritengono utile farlo. Un grande “sfogatoio” dove riversare i propri problemi. Sono convinto che condividere le difficoltà può lenire la pena. Anche perché le certezze sono poche e sono sempre in forte crescita. Abbiamo il dovere di difenderci.
Pino Cavuoti