giovedì 24 maggio 2012

Centrodestra alla Ricchi e Poveri

«Che confusione sara perché ti amo e un’emozione che cresce piano piano». é l’incipit della canzone dei Ricchi e Poveri che si merita il centrodestra molisano alla luce di quanto sta accadendo che vede contrapposti da una parte l’assessore regionale alla Sanità Filoteo Di Sandro e dall’altra una buona parte dei vertici del partito, in primis i coordinatori provinciali e i loro vicari di Campobasso e Isernia. Sull’orlo di una crisi di nervi per aver perso la poltrona di sindaco nella città del governatore. E che la confusione corre sul filo di internet se n’è avuta una riprova con il comunicato nel quale si  afferma «di apprendere con stupore e con soddisfazione la notizia delle tardive dimissioni di Di Sandro» da vice coordinatore vicario regionale del Popolo della libertà. Che l’ex segretario regionale di Alleanza nazionale stesse sulle scatole a più di qualcuno tra i fedelissimi dell’ex Forza Italia era notorio e non solo agli addetti ai lavori. 

mercoledì 23 maggio 2012

Quando si perde, si perde e basta

Ugo De Vivo,  neo sindaco di Isernia
I fatti. Il centrodestra riconsegna, dopo dieci anni, la città di Isernia al centrosinistra. Si pensava che Rosetta Iorio potesse farcela a mantenere Palazzo San Francesco, ma così non è stato. Le proporzioni della disfatta sono sotto gli occhi di tutti. Non è bastato far passare cinque anni di esperienza alla guida di un assessorato importante come i Lavori pubblici, per farle conquistare la fiducia necessaria tra gli elettori che le hanno preferito l’avvocato Ugo De Vivo, seppur privo di esperienza da pubblico amministratore. Le bocce sono ferme a distanza di alcune ore dal risultato delle urne e non si può non iniziare a ragionare in termini di analisi. Perché se è vero che la politica è l’esercizio della sintesi, si dovrà pur arrivare a una conclusione evitando di banalizzare sul fatto che l’astensionismo, come ha fatto qualche “autorevole” giornale locale, abbia aiutato Ugo De Vivo piuttosto che Rosetta Iorio. 

sabato 19 maggio 2012

Elezioni, i giudici rimettono indietro le lancette dell’orologio

Ma siamo davvero certi che con la decisione del Tar Molise giustizia sia stata fatta? I toni trionfalistici di alcuni sono giustificati alla stregua della vittoria di una partita di pallone? La passione fa vedere tutto con una luce diversa e si immagina chi si ha davanti come un nemico da abbattere e non l’avversario da affrontare su argomenti concreti. Quanto è accaduto rimette, per la seconda volta consecutiva, il Molise al centro del dibattito nazionale. Per la seconda volta c’è il rischio che questa regione torni al voto per incapacità di chi avrebbe dovuto controllare la documentazione elettorale e invece l’avrebbe fatto in maniera superficiale. Eppure qualcuno ha dato  il via libera a liste e candidati a correre in cerca di consensi. Così è stato.

mercoledì 16 maggio 2012

Il pranzo delle beffe. E c'è chi si indigna

Non sono mancati i commenti e le reazioni per la notizia “rivelata” agli organi d’informazione dal consiglere regionale Salvatore Ciocca per il pranzo delle beffe di Natale dei dipendenti di Molise Acque. Come una delle tante aziende private dirigenti e dipendenti si sono ritrovati a tavola per ridere e mangiare con tanto di spumante e panettone, per poi scambiarsi gli auguri. Con un’unica particolarità: il tutto fatto a spese dei contribuenti molisani.Non si può che fare un applauso, ma in faccia e a piene mani, a chi ha pensato bene, in pieno rigore, di organizzare un conviviale, mentre la Regione già da tempo ha chiuso i cordoni della borsa con i ritardi, noto a tutti, nei pagamenti dei propri fornitori. 

martedì 8 maggio 2012

Comunali Isernia: come previsto è ballottaggio Iorio - De Vivo

Solo gli sprovveduti potevano immaginare che con sette candidati a sindaco non ci sarebbe stato il ballottaggio a Isernia. Così doveva essere e così è stato. Qualcuno nel centrodestra si era illuso, ma ci dovrebbe spiegare in base a quale logica politica, che Rosetta Iorio avrebbe potuto vincere al primo turno, senza avere al suo fianco l’avvocato Raffaele Mauro. Non è nemmeno una sconfitta, ma solo una vittoria rimandata quella a disposizione della sorella del presidente della Regione. La percentuale che l’assessore ai Lavori pubblici ha accarrezzato, il 45 per cento dei consensi, può rappresentare un buon punto di partenza. Uno zoccolo duro che potrebbe spingerla a farcerla tra quindici giorni in occasione del doppio turno.

venerdì 4 maggio 2012

“Lu ciambotte” che scatena l’armonia

La prima volta alla fine degli anni Ottanta in un casolare di campagna in  contrada Verdugia a Casalbordino ospiti di Roberto Lalli e Annamaria D’Adamo. Da allora ogni primo maggio si rinnova la buona abitudine del Coro Polifonico Histonium di Vasto di ritrovarsi tutti assieme con le famiglie per trascorrere un giorno di festa per fare “lu ciambotte”. Dalla prima colazione alla cena  quando si conclude la lunga giornata con il tradizionale fave e pecorino in un bagno di olio e sale e buon pane casereccio. Le altre case “deputate” ad accogliere i rumorosi cantori quella del maestro del coro, Luigi Di Tullio a San Lorenzo e quella più gettonata di Raffaele e Anna De Rosa a Vasto Marina nella zona sud caratterizzata dall’area dunale e dall’uccello Fratino.

martedì 1 maggio 2012

1° maggio, Erminia Mignelli (Cgil) tra diritti e lavoro

Erminia Mignelli (Cgil Molise)
Rosso come il suo cuore, rossa come la sua passione per le battaglie sindacali che porta avanti, rossa come la storica bandiera della Cgil. Ma bionda e riccia di capelli. Erminia Mignelli segretario generale regionale della Cgil. Si concede a “i Fatti” per parlaredel 1° maggio, della festa del lavoro e del suo impegno nel sindacato.
Sono mesi difficili, più di altri per il lavoro che non c’è.  Parlando con Erminia Mignelli non si può non provocarla. La prima domanda, quasi banale, ma per far vibrare le corde vocali: ha ancora senso celebrare il primo maggio?
«Oggi più che mai ha senso il primo maggio. Perché il 1 maggio è una delle date e delle giornate per rimettere sempre al centro quello che è il tema vero: il lavoro. E nei periodi di crisi bisogna parlare più di altre occasioni di queste cose. Oggi la condizione che determina la crisi crea da un lato la drammaticità delle condizioni del lavoro e dall’altra l’amara constatazione che il lavoro non si crea e si continua a perderlo. Per me questo è il vero significato di questa giornata. Ma ritengo che a questo se ne debba aggiungere un altro: potrebbero esserci le condizioni per ricominciare. E’ questo anche il messaggio che voglio lanciare con grande forza».