sabato 28 luglio 2012

Teresio Di Pietro: “L’Udc è il partito dei responsabili”

A dispetto di tanti altre persone impegnate in politica per intervistare Teresio Di Pietro non occorre andarci in giacca e cravatta, ma, in «osseqio» al periodo estivo, è sufficiente avere una maglietta, un pantaloncino e un paio di infradito. Perché questa volta siamo stati costretti a dover andare in spiaggia, sotto l’ombrellone davanti a un buon bicchiere di bibita alla mente «perché la movida è solo di notte».  Dal mare di Montenero di Bisaccia l’ex sindaco da pochi mesi segretario regionale dell’Udc alza lo sguardo verso la città capoluogo di regione che in questa estate caliente non andrà in vacanza. «Quest’estate - esordisce il canuto Di Pietro - niente stop sia per problemi politici per la fase evolutiva in cui l’intera politica nazionale e ancor di più quella regionale, e sia per i tanti problemi che stiamo risolvendo in Finmolise».  Per chi non lo sapesse l’avvocato Di Pietro ricopre da anni, con apprezzabili risultati, la presidenza della Finmolise spa, la finanzaria regionale che accompagna lo sviluppo economico del nostro Molise.

venerdì 27 luglio 2012

Il Molise in “prima” anche per i premi ai dirigenti regionali

Il Molise è tornato a far parlare di sé per i bonus che percepiscono i dirigenti regionali e in particolare perché in questo elenco magico sono inseriti Elvio Carugno e Antonio Guerrizio, entrambi con qualche problema con le Procure. Non voglio addentrarmi sul caso dei due signori, ci penseranno i magistrati a dare corso alla giustizia, ma sul fatto che ci siano premi da assegnare - ma si dirà lo prevede il contratto di lavoro e la politica poco o nulla c’entra in questo discorso - in un periodo nel quale si avverte il disagio tra pubblico e privato. Ieri il Corriere della Sera ha scritto dei bonus in aggiunta allo stipendio per i nostri dirigenti regionali. Tutti bravi e meritevoli di denaro supplementare!  Gli articolisti del prestigioso quotidiano milanese hanno tirato diritto con le loro argomentazioni. La conclusione è sempre la stessa: l’elevato costo della macchina amministrativa delle piccole regioni rispetto a quelle più popolose.  Il ragionamento non fa una grinza e si capisce perché il governo tecnico insista sul salasso delle pubbliche amministrazioni con la spending review. Un aspetto mi preme rilevare. Le piccole regioni hanno costi più elevati rispetto alle “sorelle” da milioni di abitanti. Su questo non c’è dubbio. Ma se vogliamo evitare che a qualcuno venga in mente di accorpare quelle con meno di un milione di abitanti forse un piccolo sforzo bisogna pur farlo per i ridurre i costi superflui e non insistendo sulla necessità di mantenere più di una provincia. Infine a proposito del bonus, che viene assegnato indiscriminatamente, forse sarebbe il caso di usare criteri più rigidi nell’assegnazione. Perché a guardare con la lentezza con la quale camminano certe pratiche   non si capisce cosa ci sia da premiare rispetto a un’aggiunta allo stipendio che, nelle intenzioni chi la adottò, doveva servire ad aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione, che non mi sembra di aver percepito.
Pino Cavuoti   

martedì 24 luglio 2012

Mazzuto lascia, Berlusconi in crisi

Si dice che ad Arcore l’ex premier e parlamentare del Molise, Silvio Berlusconi, abbia perso il sonno. Il motivo delle sue sofferenze non sarebbero le tante cause intentate nei suoi confronti o il caso Ruby, ma una lettera inviatagli dal coordinatore provinciale del Pdl, nonché presidente della Provincia di Isernia. Epistola con la quale, senza giri di parole, Luigi Mazzuto (che deve avere avuto il nihil obstat dal governatore Iorio considerando la vicinanza familiare) dice al leader del suo partito e suo deputato di riferimento: datti una mossa per difendere la provincia pentra altrimenti lascio il Pdl.

domenica 22 luglio 2012

Molise a rischio estinzione

Un titolo simile lo avevamo già utilizzato qualche mese fa per evidenziare come il decremento delle nascite in Molise, tra i più alti di tutto il resto della Penisola, mettesse in pericolo la sopravvivenza dei molisani. Questa domenica vogliamo riflettere sul rischio estinzione della Regione Molise. Per evidenziare come l’impegno del governo Monti per la riduzione della spesa pubblica (spending review) stia creando le premesse di una regione sempre più in pericolo.

sabato 14 luglio 2012

Regionali, la lunga agonia

Tra furbizie legali ed errori degli avvocati il Consiglio di Stato ha preso l’unica decisione possibile. Che non può anche voler dire tutto o niente. L’unica cosa certa, semmai dovesse essere confermato l’annullamento delle elezioni regionali (che gode in questo momento una percentuale più alta), e che si allungano i tempi di una legislatura che è partita male. E si ripeterebbe, come se fosse stato scritto su  una carta carbone, quando accaduto nel 2000. Un’agonia che ci consegna un Consiglio regionale a scartamente ridotto. Non credo che tutto questo sia una buona cosa. Resta il duello a distanza tra Iorio e Di Laura Frattura e i loro rispettivi legali che, a loro dire, avrebbero strategie ed elementi di diritto da vendere a loro vantaggio. La storia continua, non resta che aspettare fino a ottobre e continuare a sperare. 

mercoledì 11 luglio 2012

L’Armafer sbarca in Sicilia per la Messina-Palermo

Continua a mietere affermazioni imprenditoriali in Italia e all’estero l’Armafer che si occupa di
linee ferroviarie. Azienda storica che vede come amministratore Rino Morelli, imprenditore leccese che da decenni ha trasferito in Molise e in particolare a Campobasso la maggior parte dei suoi interessi. Reti ferroviarie, costruzioni, alta finanza e strutture ricettive sono gli interessi della famiglia
Morelli. In questi giorni l’Italfer si è visto l’aggiudicazione del raddoppio della Palermo-Messina attraverso l’associazione temporanea di imprese che vede la Toto Costruzioni come capogruppo,
l'Armafer, Impresa italiana costruzioni di Roma e l’Esim di Bari. Un appalto da 420 milioni di euro per un’opera che deve essere realizzata entro due anni dalla consegna dei lavori per le opere civili e un altro per completare le opere tecnologiche e armamento. «Sono lavori che daranno uno sviluppo
- spiega l’amministratore dell’Armafer, Rino Morelli - economico alla regione siciliana sia per il traffico merci e sia un grosso volume d’affari con un aumento stimato del 50 per cento del traffico passeggeri». Rete ferroviaria italiana che investe in efficienza per far ridurre i tempi di percorrenza su una tratta che in pratica attraversa nella parte nord tutta l’isola.

domenica 8 luglio 2012

In Molise Pdl allo sfascio, tra capi, capetti e capitoni

Questa ultima settimana è stata quanto mai illuminante per capire lo stato di salute più che del centrodestra in Molise, che a conti fatti gode di una propria e discreta vivacità, del Popolo della libertà.   Diverse anime, con tante aspirazioni da primi della classe di quanti, sinora, hanno vissuto all’ombra di Michele Iorio. Che si è ritrovato, a cavallo tra i due millenni, in Forza Italia quando l’armata di Berlusconi già da tempo veleggiava nella politica nazionale. E nel partito, che anche da queste parti era di plastica, è riuscito a costruire   un asse che lo ha legato a doppia mandata a Ulisse Di Giacomo.

mercoledì 4 luglio 2012

C'erano tutti, quasi tutti

Non c’è che dire: un bel colpo d’occhio alla Piana dei Mulini. Un ampio spazio verde e accogliente, quasi alle fonti del fiume Biferno, mancava solo l’ampolla e il paragone sarebbe stato facile con ben altre latitudini e ben altri personaggi della politica nazionale. Se lì il grande capo ha dovuto mollare, qui la storia da scrivere è diversa. E anche il finale.  Se la Lega ha Roberto Maroni qui oltre Iorio non c’è nessun’altro con il piglio del capo. Ieri tra gli oltre mille presenti c’erano proprio tutti. Gli immancabili lacchè, i soliti portaborse, qualche assessore e consigliere regionale, alcuni ex inquilini di Palazzo Moffa, i due presidenti delle Province, molti amministratori locali, diversi traditori, alcuni imbucati (anche se non c’era bisogno dell’invito),  un parlamentare e centinaia di brave persone accorse ad ascoltare il verbo. Mancavano alcuni, chi era presente saprà di chi si sta parlando. Iorio con la polo blu Robe di Kappa,  “modello Campomarino Lido”, ieri ha dato alcune coordinate nuove del tipo «diamoci una smossa» della serie non finisce qui. Andando in tutti i comuni e tornando tra la gente. Iorio si è svegliato dal torpore dell’ufficio ovattato di via Genova, non si fida più delle parole dei suoi vicini di stanza: ora ha bisogno di ascoltare la pancia della gente. Un dibattito che arricchisca chi è chiamato a proseguire in un cammino a dispetto di chi vuol far tornare i cittadini alle urne. Sarà in grado di fare della buona politica e di farsi capire? Iorio non ha soluzioni, chiede aiuto per costruire un nuovo percorso. Disponibile alle critiche, ma che servano a difendere le ragioni del Molise  perché prima di tutto c’è il Molise con il futuro di un territorio che merita rispetto.
Pino Cavuoti