martedì 23 luglio 2013

Piana dei Mulini anno zero



Piana dei Mulini. Si ricomincia con tante incognite e alcune certezze. Che si sveleranno nella loro ampiezza questo pomeriggio, nel luogo che Michele Iorio sembra prediligere più di ogni altro. Non molto distante dalle sorgenti del Biferno. Quasi che fosse uno spazio aperto a contatto con la natura dove purificarsi, per ripartire verso nuove e più avvincenti avventure. Il comandante in capo è sempre lui e vuol provare ancora con la nuova Forza Italia, e lo fa anticipando sul tempo ogni altra azione di chi dovrebbe essere ancora legittimato a farlo. Iorio ha sul groppone una serie di errori. Che ha continuato a fare con l’avallo o meno degli immancabili consiliori. Al di là dei gesti di affetto e di stima di chi gli è ancora fedele non si può pensare di guardare lontano, senza prima aver prima fatto pubblica ammenda di una serie passi falsi. Presunzione più che di arroganza di eternità. Iorio ci riprova, ma in forza di quale credito? Gianfranco Vitagliano che si è perso per strada, al momento appare l’unica voce dal coro pensante, non fosse altro per le cose che scrive. E cosa dice: «Noi non riteniamo sia possibile fornire risposte concrete guardando all’indietro.  La risposta agli sbagli del passato e la funzione della Politica devono essere proiettate al futuro». Iorio, Piana dei Mulini e chi ci sarà, rappresenta il futuro possibile o è solo quello passabile? 
(pc)

domenica 21 luglio 2013

Settimana politica da segno rosso

Chissà quanti tra di voi sono in questo momento in spiaggia con il nostro giornale tra le mani e sono rapiti dall’azzurro del mare. E dopo aver osservato il titolo principale avranno già iniziato a commentare, prima ancora di leggere gli articoli di riferimento. Quella che inizia domani è una settimana politica importante. Si comincia con il Consiglio regionale che al primo punto all’ordine del giorno presenta  la riduzione dei costi della politica, misure di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della Regione. Il buon Giovanni Minicozzi da Telemolise commenta che gli inquilini di Palazzo Moffa più che ridursi lo stipendio lo abbiamo ritoccato all’insù, seppur di poche centinaia di euro. Chissà quali calcoli avrà fatto ma, come del resto avevamo scritto giovedì scorso da queste colonne della voce del popolo che già sussurrava questa possibilità. Sarà vero? Voglio sperare che non abbiamo avuto la faccia così tosta di farlo. Domani si vedrà. Intanto cresce l’attesa per Piana dei Mulini. Iorio ci riprova a richiamare migliaia di persone. A proposito quest’anno la polo di che colore sarà? Incassa un sì importante come quello del suo ex assessore Di Sandro, che si presenterà con tutto il suo partito. In quanti vorranno seguire il suo gesto. Sarà l’inizio di una nuova Forza Italia per seguire il vecchio leone che non vuol smettere di ruggire.   (pc)

giovedì 18 luglio 2013

Indennità regionali: la commissione licenzia la nuova legge taglia-politica

Con quella erre moscia, che tanto faceva vip e caratterizzava l’Avvocato, Francesco Totaro, presidente della Prima Commissione permanente regionale, ha annunciato che i commissari hanno licenziato a velocità da centrometristi il progetto di legge n. 19 che fissa la riduzione  dei costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della Regione.  Trentaquattro pagine, per raccogliere diciannove articoli di legge, che permettono di ricostruire e determinare il nuovo status di consigliere regionale con i tetti massimi, omnicomprensivi, dei soldi che verranno corrisposti agli eletti. Trattamento economico che si comporrà tra indennità di carica, indennità di funzione e rimborso spese per l’esercizio del mandato. Al di là delle solite e qualunquistiche voci del popolino, che invece ritiene in aumento lo stipendio mensile (!), la Commissione ha avuto la strada spianata da un testo ben studiato. Tagli ci sono stati, ma resterà sempre un buon e invidiato stipendio. E se ora si cominciasse a rivedere  anche le indennità dei dirigenti? Del resto la politica non è fatta solo dagli eletti, ma da tutto l’apparato!

martedì 16 luglio 2013

Riduzione dei costi regionali, Niro mette la quarta

A meno di una sonora smentita sono certo che Vincenzo Niro, presidente del Consiglio regionale, sia dotato di una buona dose di salutare ottimismo. Il perché è presto detto. Ieri pomeriggio l’ufficio stampa di Palazzo Moffa ha diramato l’ordine del giorno della prossima assise in calendario per lunedì 22 luglio. Al primo punto troviamo la proposta di legge a firma di Niro e Frattura per “la riduzione dei costi della politica, misure di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della regione». Legge “suggerita”  dall’art. 2 del D.L. 174 del 2012. Si parla di ottimismo di Niro perché la prima commissione non ha ancora provveduto a licenziare e mandare in aula il documento da approvare. Ma la conferenza dei capigruppo ha di fatto già dato il via libera per l’arrivo in aula del testo finale. Una velocità che impressiona trovando, a quanto pare, la massima convergenza da parte di tutti i gruppi politici. Del resto ogni ulteriore ritardo rimanderebbe tutti a casa. Nessuno escluso.                            

sabato 6 luglio 2013

Regione suicida e anche masochista

La domanda sorge spontanea dopo l’esclusiva di Giovanni Minicozzi che ha fatto rivelare dall’ex presidente di centrosinistra degli anni Novanta, Marcello Veneziale, che il Molise è l’unica regione a statuto ordinario a non aver adottato le prescizioni del decreto legge  che imponeva (e badate bene) non suggeriva riduzioni nella gestione del Consiglio regionale e di conseguenza anche degli stipendi degli eletti. Da Palazzo Moffa nessun commento alle parole di Veneziale, che ha persino cercato di parlare con il governatore Frattura senza ottenere l’opportunità di metterlo in guardia sul pericolo che si sta correndo: meno risorse per la Regione ma soprattutto il rischio di scioglimento. Cosa passa per la testa dei nostri amministratori regionali? Sono così impegnati da essere poco accorti nel rispettare le leggi? Comportamento che consente al senatore Di Giacomo di poter avere tutti i titoli per dire: un pericoloso pressapochismo che rischia di portare nel burrone questa Regione». Come dargli torto e smentirlo?                                                                            
(pc)