Domenica sera sono stato rapito dal concerto di un cantante abruzzese, Roby Santini, che dopo aver avuto successo internazionale con la canzone Up and down e altri motivetti da discoteca ha deciso di cambiare tutto e di darsi al folklore. Ma con ritmi ben studiati e uno spettacolo con diversi cambi d’abito. Migliaia di persone lo ascoltano e lo acclamano ovunque nelle piazze d’Abruzzo e Molise. Quest’anno nel suo cd dal titolo “Ragazzo di campagna 3” ha voluto comporre una canzone dedicata a Ruby Rubacuori e al Cavaliere. E’ talmente martellante che ieri mattina mi sono ritrovato in macchina a canticchiarla da solo e poco dopo a ridere per averlo fatto. Santini è un gran furbone, a soli 40 anni ha scoperto come fare soldi anche con il folk. Ancor di più a interpretare i consumi della gente. Perché se negli anni Sessanta andavano I Watussi con l’Alligalli, quest’estate sarà la volta del Bunga Bunga del Cavaliere. Il vero problema è che sono i giovani ad aver fatto proprio questo ritmo a dimostrazione che anche su queste cose non solo si può scherzare ma anche riuscire a ballare. Gli artisti, gli scrittori, i musicisti e i poeti riescono a interpretare i tempi e ad amplificare le aberrazioni del mondo, prima e più degli altri. Che l’estate 2011 verrà ricordata come quella del Bunga Bunga? Se saranno Ruby si vedranno!
Pino Cavuoti
Nessun commento:
Posta un commento