Da qualche giorno hanno iniziato questo loro viaggio per regalare il suono magico delle zampogne accompagnato dal tamburello, dall’organetto e dalle nacchere. Perché il Natale è la magia di meravigliarsi con le armonie che sono contagiose e aprono il cuore all’allegria e al sorriso. Sono le emozioni che suscitano quattro giovani, poco più di cento anni insieme. Due ragazzi e due ragazze con il Molise nel cuore. Si chiamano Emanuele Firella, Giuseppe Ponzo, Cinzia Minotti e Angelica Rinaldi. Due calabresi, una leccese e una larinese. Sono simpatici e coinvolgenti perché in semplicità e senza essere invadenti con la loro musica e i loro canti sono in grado di far aprire le porte di casa per far ascoltare e divulgare i suoni etnici.
Ieri i quattro amici erano in trasferta a Vasto con il loro grande bagaglio artistico. Più che racimolare qualche euro il loro è un viaggio per far riscoprire la magia del Natale con canti unici e far saltare i nostri pregiudizi. E poi siscopre che Cinzia Minotti e Giuseppe Ponzo hanno avviato con l’Associazione Alberi Sonori di Larino istituita nel 2010, che abbraccia progetti laboratoriali in collaborazione con altre realtà associative, proponendo corsi e seminari incentrati principalmente sulle danze tradizionali del sud Italia, sul tamburello e sui tamburi a cornice, sulla costruzione di strumenti musicali tradizionali.
E proprio Cinzia e Giuseppe curano dei corsi di danza popolare con il progetto “Passi Sonori” che «si propone come scopo principale la rivalutazione e la divulgazione di questo patrimonio, partendo proprio dal contesto che lo ha visto nascere e crescere quando era ancora realmente considerato parte integrante della cultura di una comunità. Danza Popolare non come fenomeno di moda, non come sporadico evento folcloristico relegato a qualche sagra, ma Danza Popolare come studio di microcosmi che raccontano di eventi storici, di cambiamenti semantici, di culture e sapienze tramandate per molto tempo oralmente e gestualmente, tramite la forma più antica di comunicazione: corpo e danza».
Corsi di danza popolare che sono stati avviati anche ad Acquaviva Collecroce e Montemitro, paesi di lingua croata che guardano sulle valle del Trigno per un’iniziativa contaminata da altre culture che insistono nel vicino Molise.
Ieri i “nostri” quattro amici erano a Vasto a suonare, e non era la prima volta in quanto anche nell’ultima “Notte Bianca” organizzata dall’amministrazione comunale si sono esibiti dopo essere stati contattati da alcuni titolari di attività commerciali.
Oggi e domani forse sarà facile ascoltarli per le strade e nei palazzi a Termoli. Domenica, invece, saranno su un treno d’epoca che farà il percorso da Campobasso fino a Carpinone.
Il piacere della musica e delle zampogne che oltre a vedere Scapoli come patria storica si allarga ad altre realtà nel meridione d’Italia, in particolare in quelle comunità a tradizione pastorizia. Per questo diventa naturale ascoltare due giovani calabresi (di Cosenza e Fuscaldo) con la passione per la zampogna anche se uno dei due è diplomato anche in violino.
Buon Natale a Emanuele, Giuseppe, Cinzia e Angelica per la magia che in pochi minuti sono riusciti a regalare. Dopo aver consumato assieme un caffè della Moka.
Pino Cavuoti
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