Piana dei Mulini. Si ricomincia con tante incognite e alcune
certezze. Che si sveleranno nella loro ampiezza questo pomeriggio, nel luogo
che Michele Iorio sembra prediligere più di ogni altro. Non molto distante
dalle sorgenti del Biferno. Quasi che fosse uno spazio aperto a contatto con la
natura dove purificarsi, per ripartire verso nuove e più avvincenti avventure.
Il comandante in capo è sempre lui e vuol provare ancora con la nuova Forza
Italia, e lo fa anticipando sul tempo ogni altra azione di chi dovrebbe essere ancora
legittimato a farlo. Iorio ha sul groppone una serie di errori. Che ha
continuato a fare con l’avallo o meno degli immancabili consiliori. Al di là
dei gesti di affetto e di stima di chi gli è ancora fedele non si può pensare
di guardare lontano, senza prima aver prima fatto pubblica ammenda di una serie
passi falsi. Presunzione più che di arroganza di eternità. Iorio ci riprova, ma
in forza di quale credito? Gianfranco Vitagliano che si è perso per strada, al
momento appare l’unica voce dal coro pensante, non fosse altro per le cose che
scrive. E cosa dice: «
Noi non riteniamo sia possibile
fornire risposte concrete guardando all’indietro. La risposta agli sbagli
del passato e la funzione della Politica devono essere proiettate al futuro».
Iorio, Piana dei Mulini e chi ci sarà, rappresenta il futuro possibile o è solo
quello passabile?
(pc)
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