mercoledì 29 dicembre 2010

Ma quale progresso se i rubinetti sono a secco

Nel basso Molise migliaia di famiglie hanno trascorso i giorni di Natale con le bottiglie dell’acqua minerale e i bidoni di plastica per poter mangiare. Sembrava un’immagine recuperata nel passato, da qualche archivio nascosto in soffitta. E, invece, era un’immagine a colori del tempo che stiamo vivendo. In questa vicenda c’è da dire che le istituzioni regionali sono state assenti, solo di ieri mattina l’intervento del presidente di Molise Acque che ha snocciolato cifre sui microgrammi per litro per la presenza di trialometani. Sembra piuttosto l’esercizio di uno scioglilingua. Resta la rabbia dei cittadini alle prese con il contagocce invece di godere della tranquillità che esigono tra le mura domestiche durante la festa più bella dell’anno. Spetta alla magistratura, che come sempre è costretta a intervenire quando la politica fa cilecca, a individuare eventuali responsabilità. Forse, e ribadisco forse, bisognava prevedere che le piogge abbondanti cadute molto ma molto prima della vigilia di Natale, e il riversamento nel Biferno di sostanze tossiche legate alla coltivazione dei campi oltre a quanto il fiume ha trasportato fino alla diga, avrebbero causato problemi. Ancora una volta del senno di poi... Sabatini ci ricorda che sono in costruzione gli acquedotti Destro e Centrale. Tutti i disagi saranno cancellati. Quest’anno il progresso a Natale ha potuto attendere.

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