venerdì 3 dicembre 2010

Perché cambiare il Nuovo Molise?

Da oggi questo giornale non verrà più firmato da Lucia Sammartino. La mia collega ha maturato una decisione sofferta, ma condivisibile. In questa professione non sempre è possibile far conciliare le esigenze di una mamma con tre figli e il lavoro di redazione. In una terra dove è già difficile trovare occupazione in aziende editoriali con le dovute tutele può capitare che a una donna sia richiesto di rinunciare al sogno sempre inseguito per stare vicino a Giulia, Elettra e Jacopo. Chiusa questa parentesi affettiva pensiamo a il Nuovo Molise. Con l’uscita di Lucia non cambierà nulla o quasi. I giornalisti sono gli stessi con i quali, sin dal primo settembre, ho accettato di condividere questa avventura dopo l’amara e lacerante conclusione fallimentare con la società Editoriale Ciociaria Oggi. In questi tre mesi abbiamo dato l’assaggio di un’informazione diversa e a colori. Aperta a tutti senza puntare alla demonizzazione di nessuno. Un giornale normale pensato e scritto da donne e uomini per restituire al Molise un giornalismo degno di questo nome. Ogni giorno è una gran fatica chiudere le pagine de il Nuovo Molise nella consapevolezza di dover recuperare una credibilità perduta, dopo stagioni di follie che ne hanno sporcato l’immagine e la dignità di chi era al servizio di un editore che i molisani hanno ben conosciuto. Assumo questo incarico nella certezza di essere supportato dai colleghi, dei quali ho avuto e ho grande rispetto. A loro chiedo pubblicamente di aiutarmi in questa che ritengo una vocazione: il bisogno di comunicare. La scorsa estate senza lavoro sono stato male, mi ero ammalato. E’ stata Lucia che mi ha chiesto il 31 agosto di tornare in Molise. Come posso dimenticarlo? Proprio per questo come posso non chiedere conto alla politica di essere più attenta ai tanti fronti aperti dei tanti senza lavoro? Come non posso pensare alla sanità che forse doveva essere gestita meglio? Ma soprattutto il dovere di guardare sempre indietro per non dimenticare ciò che si era. Il Nuovo Molise in questi primi tre mesi è stato critico quanto basta. Lo ha fatto con serenità, senza andare contro nessuno, ma mettendo in piazza i panni sporchi di chi ha responsabilità precise. Il Molise si merita amministratori onesti e lungimiranti perché un tesoro così bello sarebbe un peccato rovinarlo per sempre. E noi glielo ricorderemo, ogni giorno.

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