sabato 25 maggio 2013

Sotto a chi copia, lo strano caso di Isernia

E’ proprio il caso di dire lo strano caso di Isernia dove, negli ultimi giorni di campagna elettorale, il confronto si è arenato più sull’esegesi e sull’origine del programma elettorale dell’avversario che sui reali problemi della città capoluogo di provincia. Uno strano divertimento partito dal centrodestra che ha accusato il candidato della coalizione di centrosinistra di aver copiato a piè pari dal sindaco di Camaiore, poi preso a sua volta con le mani nella marmellata per aver incollato pezzi del suo programma da più parti e persino da quello del sindaco Ugo De Vivo. Con l’utilizzo di internet ciò può accadere, e non è la prima volta che succede, e non sarà nemmeno l’ultima. Ma è proprio importante avere avuto per primo l’idea rispetto alla fattibilità delle cose che si vogliono realizzare se sono valide e soprattutto utili per la comunità che si vuol amministrare? E’ una discussione di lana caprina rispetto alle questioni che interessano i cittadini alle prese con una crisi che si taglia ogni giorno di più con il coltello. D’Apollonio e Brasiello sono caduti nella trappola delle chiacchiere inutili. Si potrà dire che è il gioco della politica, fatto di tanti bla bla. Sarà pure vero, ma forse si è perso finanche troppo tempo per una vicenda che domani già nessuno ricorderà. Ben altri giorni aspettano di essere vissuti a Isernia da tempo senza un sindaco nella pienezza dei suoi poteri. Nelle prossime ore gli elettori isernini dovranno scegliere il loro primo cittadino con un sistema nuovo per quanto attiene l’indicazione delle preferenze: insieme un uomo e una donna e nel caso si indicassero due persone dello stesso genere varrà solo il primo nome scritto sulla scheda. Gli elettori saranno pronti per questa mini rivoluzione?
Pino Cavuoti

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