venerdì 2 novembre 2012

Il comico apre all’ex magistrato le porte del settennato

Nel giorno di Ognissanti che solitamente è dedicato a ben altro che agli annunci a effetto, il laeder del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, annuncia dal suo blog che non vedrebbe male al Quirinale, dopo Giorgio Napolitano, il molisano Antonio Di Pietro. Per una ragione molto semplice: è un uomo onesto ed è l’unico che si è opposto al Berlusconismo. Una notizia di quelle che merita la giusta risonanza e amplificazione. A dispetto del fuoco amico, che sta trovando nel suo partito, è per Di Pietro uno spot che può riservare sviluppi da non sottovalutare. Grillo del leader del’l’Idv ha detto ancora che «ha commesso  errori, ha inserito nel suo partito persone impresentabili, ha evitato prese di posizioni nette sulla Tav e sul G8, ma lui soltanto in Parlamento ha combattuto il Cavaliere». Ed ancora «è l’unico che ha tenuto la schiena dritta in un Parlamento di pigmei». Poco importa se Report e la Gabbianelli gli hanno fatto le pulci, a proposito sabato Di Pietro dal suo Molise risponderà a ogni accusa, ma rispetto a tutti gli inquilini di Palazzo Madana e di Montecitorio, il nostro Tonino per Grillo è l’unico che ha le credenziali giuste per poter aspirare ad aspirare per il settennato al Quirinale. Chissà quanti altri la penseranno allo stesso modo. Intanto Di Pietro torna al centro del dibattito politico dopo qualche battuta d’arresto che ha dovuto sopportare in queste ultime settimane.
Pino Cavuoti

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