domenica 17 aprile 2011

La folle corsa del candidato usa e getta

Ci avevano fatto credere che con le varie riforme elettorali ci sarebbero stati meno partiti con la possibilità di garantire più stabilità ai governi della cosa pubblica. A guardare il numero dei candidati alla Provincia di Campobasso e le liste a sostegno oppure le piccole realtà comunali ci si accorge che qualcosa non quadra. I numeri ci dicono che quella a cui stiamo assistendo è solo e soltanto pura follia partecipativa. Non credo che ci vogliano far credere che tutto ciò sia il risultato dell’esercizio della democrazia. Non trovo in tutto questo correre alla ricerca di nuovi simboli e nuove forze politiche un arricchimento della costruzione di qualcosa di concreto per gli ambiti d’amministrare. Del resto questi tempi recenti hanno dimostrato come sia diventato difficile gestire tutte queste teste che non hanno maturato alcun senso di appartenenza del partito o del movimento di elezione. Tanti cani sciolti alle prese solo della preoccupazione di dover avere qualcosa per se stessi dimenticando il senso del bene comune. Che siano di destra o di sinistra poco cambia, quando si è lì si diventa cloni, gli uni degli altri, e spesso in peggio rispetto a chi c’era prima. Così sarà anche per chi vincerà le elezioni provinciali, sia che dovesse farcela al primo colpo o dover far ricorso al ballottaggio. Ma soprattutto si avrà il problema di smaltire i non eletti, i candidati “usa e getta” che si sentiranno autorizzati a bussare alla porta degli eletti per reclamare qualcosa, solo per il fastidio di aver dovuto chiedere il voto in campagna elettorale.
Pino Cavuoti

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