sabato 23 aprile 2011

Le uova di Pasqua a bambini e anziani da nonno Iorio

Sarà perché da qualche anno il presidente della Regione è diventato nonno, ma il suo rapporto con le festività comandate ha assunto un valore tutto speciale. Non è la prima volta che Michele Iorio ha avuto la delicatezza di pensare a quei bambini che, durante il periodo pasquale o natalizio, soffrono in un letto d’ospedale. Anche in questi giorni il governatore ha voluto ricordarsi di loro ammalati e ricoverati nei reparti di pediatria dei presidi di Isernia, Campobasso e Termoli. Inoltre non ha voluto dimenticare nemmeno quegli anziani che si trovano ospitati presso l’hospice di Larino. A tutti, grandi e piccini, ha fatto recapitare le uova di cioccolato appositamente confezionate da Dolceamaro di Monteroduni di Claudio e Silvano Papa. Una sorpresa che sapranno cogliere quanti in queste ore di festa sono costretti per la malattia a trascorrerle in un letto di ospedale. Qualcuno potrà dire che ci sono problemi ed emergenze più urgenti da affrontare di vitale importanza per l’economia di questa regione piuttosto che a un uovo, seppur di cioccolato. E invece il presidente-nonno riesce a trovare il tempo per preoccuparsene. Ci piace, come dice una mia cara amica di Riccia, avere uno Iorio in versione più familiare, da caminetto per dirla tutta. Solo così avremo un amministratore che pensa di gestire la cosa pubblica come il buon padre di famiglia. Sarà un vantaggio per tutti, anche per gli alleati, oltre che per gli avversari. Si saprà che si è al cospetto di un genitore che con coscienza fa il suo dovere per il bene dell’intera famiglia- comunità. Capace di premiare chi si comporta bene e di richiamare al dovere chi pensa di fare il furbo e di non essere visto. Si potrà obiettare che in fondo ci sono anche padri non degni del loro compito. Anche questo è vero. Ma a un genitore si perdona quasi o tutto perché di regola se sbaglia è stato fatto in buona fede, ma sempre con amore.
Pino Cavuoti

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