venerdì 25 novembre 2011

Il futuro non è nella paura

Giancarlo Bregantini
Il titolo che ho utilizzato è uno stralcio di un intervento dell’arcivescovo di Campobasso ed è riferita all’annuncio di Sergio Marchionne di voler disdire tutti gli accordi sindacali con l’inizio del nuovo anno. Il presule, che riveste la carica di presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e lavoro, non poteva non tacere sia per il ruolo che riveste e sia per la grande sensibilità per le tematiche del mondo della fatica e del sudore. Bregantini ha ravvisato nell’iniziativa dell’amministratore delegato della Fiat una vera e propria minaccia nei confronti dei lavoratori e delle relazioni sindacali. Può anche essere se solo si tiene conto del fatto che Marchionne è arrivato alla guida dell’azienda torinese come un uragano a sconvolgere quelle erano le certezze di quanti erano convinti di essere inamovibili. Il futuro del mondo non è nella paura. Altrettanto si può dire per il Molise. Se Termini Imerese ha iniziato il suo inesorabile percorso verso la chiusura, non possiamo non vigilare sul domani dello stabilimento di Rivolta del Re a Termoli. Anche di questo bisogna tener conto pensando al domani di questo territorio. Per non dover avere timore di ciò che non vediamo, si deve essere capaci di leggere i segni dei tempi. Per cercare di intuire cosa accadrà “il giorno dopo quello di oggi” per non restare più che impauriti delle donne e degli uomini senza più futuro.
Pino Cavuoti

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