lunedì 7 novembre 2011

Tre settimane fa il voto in Molise. E il presidente?

Non ci facciamo mancare niente. Non si riesce nemmeno a proclamare il vincitore, il nuovo governatore della Regione Molise per il prossimo quinquennio. I componenti della commissione circoscrizionale stanno impiegando più tempo di quanto fosse lecito immaginare. Perché ce lo spiegheranno quando avranno terminato anche se l’attesa autorizza a pensare di tutto e di più. Domani saranno esattamente 21 giorni dall’apertura delle urne e del nome del presidente nemmeno l’ombra.Anche se dovesse per un solo voto, sarà Michele Iorio a ricevere il telegramma di nomina a governatore del Molise, la sua terza volta. Fino a quando non ci sarà la proclamazione nessuno, che sia stato candidato a destra o a sinistra, potrà mettere nero su bianco, per la gioia degli avvocati, per presentare ricorsi contro questa o quella elezione. Ed è lecito aspettarsi che così sarà. Forse con qualcuno che si ritroverà dopo un po’ fuori dall’aula consigliare. Intanto questo ritardo non consente alla Regione di esprimere il suo ruolo nella pienezza del mandato elettorale. Un‘attesa che fa sorgere il sospetto tra l’opinione pubblica che si siano consumati dei brogli in alcuni del 292 seggi elettorali. E tra l’illegalità annunciata dal centrosinistra e il mancato rispetto delle leggi segnalato dal centrodestra si consumano i giorni, uno dopo l’altro. Un aspetto merita di essere segnalato e che riguarderà gli inquilini, tra riconfermati e nuovi, di Palazzo Moffa. Ogni giorno di ritardo è un giorno in meno di presenza in Consiglio e di stipendio. Giova segnalare che la legislatura dura di regola cinque anni meno una settimana, quindi questa decima legislatura durerà meno delle altre. Con un sensibile risparmio sui costi della politica per non aver pagato per alcuni giorni i consiglieri regionali. Con la promessa di Iorio di non eleggere assessori esterni. Dando per scontato... che sarà lui il presidente dei molisani.
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento