martedì 8 maggio 2012

Comunali Isernia: come previsto è ballottaggio Iorio - De Vivo

Solo gli sprovveduti potevano immaginare che con sette candidati a sindaco non ci sarebbe stato il ballottaggio a Isernia. Così doveva essere e così è stato. Qualcuno nel centrodestra si era illuso, ma ci dovrebbe spiegare in base a quale logica politica, che Rosetta Iorio avrebbe potuto vincere al primo turno, senza avere al suo fianco l’avvocato Raffaele Mauro. Non è nemmeno una sconfitta, ma solo una vittoria rimandata quella a disposizione della sorella del presidente della Regione. La percentuale che l’assessore ai Lavori pubblici ha accarrezzato, il 45 per cento dei consensi, può rappresentare un buon punto di partenza. Uno zoccolo duro che potrebbe spingerla a farcerla tra quindici giorni in occasione del doppio turno.

Il perché potrebbe essere così semplice da spiegarsi da apparire persino irriverente nei confronti degli altri cinque candidati. Il centrodestra nel capoluogo pentro ha attributi troppo forti per sprecare l’occasione per non essere riconfermato alla guida di Palazzo San Francesco. L’incognita impazzita è Mauro che rappresenta l’ago della bilancia. Ne è così consapevole l’ex presidente della Provincia ed ex consigliere regionale da potersi permettere di sorridere a bocca laraga. Molto probabilmente non ci sarà nessun apparentamento a ben ricordare cosa ebbe a dire il senatore Ulisse Di Giacomo in occasione del congresso provinciale del suo partito. Solo oggi con l’analisi dei voti delle liste a sostegno dei candidati sindaco si potrà delineare un quadro politico ben più illuminante rispetto a quanto non sia ancora possibile per la lentezza delle operazioni di scrutinio. Un aspetto non deve essere sottovalutato e che potrebbe far pendere la bilancia in un verso diverso rispetto a quello corrente. Il 17 maggio ci sarà la discussione sul ricorso elettorale per le scorse regionali. Se ci dovesse essere una sentenza avversa al governatore potrebbero essere rimessi in discussione gli attuali equilibri in Molise. E quasi per un effetto domino la chiamata alle urne per gli elettori a Isernia i prossimi 20 e 21 maggio avrebbe un peso ben diverso. Una sorta di referendum pro e contro Iorio, anche se si sta solo parlando di Rosetta.
Pino Cavuoti

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