venerdì 4 maggio 2012

“Lu ciambotte” che scatena l’armonia

La prima volta alla fine degli anni Ottanta in un casolare di campagna in  contrada Verdugia a Casalbordino ospiti di Roberto Lalli e Annamaria D’Adamo. Da allora ogni primo maggio si rinnova la buona abitudine del Coro Polifonico Histonium di Vasto di ritrovarsi tutti assieme con le famiglie per trascorrere un giorno di festa per fare “lu ciambotte”. Dalla prima colazione alla cena  quando si conclude la lunga giornata con il tradizionale fave e pecorino in un bagno di olio e sale e buon pane casereccio. Le altre case “deputate” ad accogliere i rumorosi cantori quella del maestro del coro, Luigi Di Tullio a San Lorenzo e quella più gettonata di Raffaele e Anna De Rosa a Vasto Marina nella zona sud caratterizzata dall’area dunale e dall’uccello Fratino.

E quest’anno proprio a casa di Raffaele e Anna si è toccato quota 90 ospiti con tanto di cane al seguito. Dopo una ricca e colorata prima colazione si è dato inizio al gran lavoro di preparazione. Uomini e donne, con il rigoroso grembiule d’ordinanza, ad ammassare la pasta e chi invece è deputato a preparare il sugo. Quest’anno ad avere il diritto a condire gli introcioli è stato il castrato da leccarsi i... baffi con la super regia di Miriam Melle. Antipasti  rigorosamente affettati a mano. Cozze al prezzemolo e basilico pescate al mattino a cura di Ada Castelli. Pasta fatta in casa grazie alla manualità delle donne coordinate, con tanto di mattarello in legno, da Nino D’Annunzio. 
L’abbondante insalata mista ha “accompagnato” la porchetta al forno con le mandorle. Frutta mista a volontà, ma soprattutto dolci per tutti i gusti: ogni famiglia ne ha portato uno. L’immancabile caffé con liquori dai sapori più diversi, alcuni dei quali fatti in casa.  Il pomeriggio, anche per smaltire l’abbondante abbuffata,  la classica passeggiata sulla spiaggia per raggiungere l’hotel Perrozzi dove il titolare Aldo Perrozzi, come tradizione vuole, offre il caffè a tutti senza contare.  Ma il momento più atteso dai coristi è quello che ha accompagnato alle prime luci della sera con una lunga serie di canti folklotistici accompagnati dalla fisarmonica del maestro Luigi Di Tullio. Ma non sono mancati anche un  “Inno d’Italia” a più voci e canzoni del migliore repertorio italiano. Un piacere ascoltare l’Histonium per un improvvisato concerto che ha sempre richiamato l’attenzione di quanti transitano davanti al cancello de “lu ciambotte”.  E infine la grande mangiata di fave: un quintale, chilo più chilo meno. E con la partecipazione del “mangiatore di fave” di cui è possibile vedere in azione su un video che da qualche anno è in circolazione su Youtube.  Un momento di comunione che rinfranca l’animo e il corpo. Un vero peccato mancare. Buste e vassoi vuoti per tornare a casa, dopo baci e abbracci, per una giornata che sembra essere volata. Come una fumata di sigaretta. Appuntamento al prossimo anno. A casa di chi? Ci sarà tempo per deciderlo. Ma non ditelo in giro. Anche quando il più contento di tutti è il presidente del Coro, Bruno Di Lena, che non la finisce di decantare, nemmeno a bocca piena, la contagiosa amicizia che lega i coristi sin dal 1973. Tra alti e bassi. Con la trovata del ciambotto che consente alle famiglie dei coristi di ritrovarsi tutti assieme.


1 commento:

  1. Un'esperienza memorabile. Armonia vera e mangiare divino!!! Solo questa giornata meriterebbe lo sforzo di tutto l'anno! I padroni di casa sono meravigliosi, e gli artefici del miracolo dei pani e dei pesci sono stupefacenti. Vasto Marina è una cornice bellissima. E' un privilegio condividere del tempo, della musica e del buon cibo e vini insieme. Un fantastico Carpe Diem. Isa.

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