mercoledì 11 luglio 2012

L’Armafer sbarca in Sicilia per la Messina-Palermo

Continua a mietere affermazioni imprenditoriali in Italia e all’estero l’Armafer che si occupa di
linee ferroviarie. Azienda storica che vede come amministratore Rino Morelli, imprenditore leccese che da decenni ha trasferito in Molise e in particolare a Campobasso la maggior parte dei suoi interessi. Reti ferroviarie, costruzioni, alta finanza e strutture ricettive sono gli interessi della famiglia
Morelli. In questi giorni l’Italfer si è visto l’aggiudicazione del raddoppio della Palermo-Messina attraverso l’associazione temporanea di imprese che vede la Toto Costruzioni come capogruppo,
l'Armafer, Impresa italiana costruzioni di Roma e l’Esim di Bari. Un appalto da 420 milioni di euro per un’opera che deve essere realizzata entro due anni dalla consegna dei lavori per le opere civili e un altro per completare le opere tecnologiche e armamento. «Sono lavori che daranno uno sviluppo
- spiega l’amministratore dell’Armafer, Rino Morelli - economico alla regione siciliana sia per il traffico merci e sia un grosso volume d’affari con un aumento stimato del 50 per cento del traffico passeggeri». Rete ferroviaria italiana che investe in efficienza per far ridurre i tempi di percorrenza su una tratta che in pratica attraversa nella parte nord tutta l’isola.

Infatti spiega Morelli «ci sarà anche la possibilità di percorrere il tratto con una velocità di 200 km/h che permettere di raggiungere le località in tempi più brevi, ma soprattutto consentire di aumentare il peso assiale delle merci trasportate perché ci sarà un armamento ferroviario utilizzato per le linee ad alta velocità come quelle che abbiamo realizzato come Armafer sulla Napoli-Salerno». Un sistema di costruzione identico sarà applicato in Sicilia a dimostrazione non solo dell’impegno che dovrà essere profuso dall’associazione temporanea d’imprese e in particolare dall’azienda dell’imprenditore pugliese-molisano. L’Armafer con questo nuovo appalto si pone tra le imprese più importanti sia dal punto di vista tecnico e sia come portafoglio lavori tra le prime in Italia. L’Armafer è entrato a pieno titolo, e a pari merito, nel gotha dell’industria italiana. Imprese italiane che hanno lo sguardo anche verso i Balcani assieme all’Icie, l’Istituto per il commercio estero, nel promuovere iniziative di sviluppo verso questi paesi dell’Est europeo. Iniziative di sviluppo che porteranno dei vantaggi in modo particolare all’Italia. Morelli, di recente, ha realizzato assieme ad altri soci importanti italiani un Business Council sulla tratta Italia-Serbia dove fa parte il gotha dell’imprenditoria italiana e di quella serba. Morelli non disdegna, come spesso è stato riferito, il suo interesse per l’alta finanza. La scorsa settimana attraverso le sue partecipazioni in istituti di credito in Puglia e nel Lazio ha avuto importanti contatti con il governo macedone per nuove operazioni bancarie e per attività imprenditoriali. «Per usare una frase fatta ma che dà il senso alle cose che facciamo - sembra quasi volersi giustificare Rino Morelli - chi si ferma è perduto. Abbiamo l’obbligo come imprenditori di vivere sempre di corsa per assicurare le risorse necessarie alle proprie aziende che danno lavoro a centinaia di persone con le loro famiglie e le loro storie di vita».

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