domenica 31 marzo 2013

Frattura spera in un Molise migliore e più solidale

Il presidente della Regione Paolo Frattura ha scritto ai molisani per formulare “i più cari auguri di buona Pasqua”. Parole di circostanza di chi, ma non sarebbe stato diverso nemmeno se le avesse pronunciate il suo predecessore, ha una visione ancora un po’ distaccata rispetto a chi i problemi li vive per davvero tutti i giorni, in una condizione di disagio reale e tangibile. Al Frattura politico, perché è tale in questo momento, si chiede un grosso sforzo di concretezza, mettendo i piedi per terra, per camminare al fianco di chi non ce la fa ad andare avanti. Usare nel suo breve intervento pasquale i verbi immaginare, credere e pensare non risolvono le attese di nessuno. Appaiono vuote, vengono percepite come di maniera, pronunciate perché dettate dalle circostanze e non dalla condivisione del disagio, ma soprattutto prive di prospettiva. Si vogliono certezze perché quando Frattura dice che “esiste una strada migliore, più solidale in grado di dare risposte” ci sia per davvero e lui si impegnerà per percorrerla in maniera spedita. Miracoli non ne potrà fare, per una serie di ragioni più che comprensibili. Ma una sterzata decisa sì, rispetto a ciò che è stato prima di lui e che anche lui ha ben praticato e utilizzato solo fino a pochi mesi fa. Frattura deve ora far diventare parole vive quelle che ha pronunciato solo per slogan. Lo “slogheggio” è un’arte che ben volentieri è meglio lasciare al comico Pino Campagna.   

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