domenica 17 marzo 2013

Caro Silvio Berlusconi ti scrivo, così mi distraggo un po'

Gentilissimo Silvio Berlusconi,
è la prima volta che le scrivo. L’ho incontrata diverse volte quando aveva l’abitudine di frequentare più spesso questa regione per il terremoto di San Giuliano di Puglia o in alcune campagne elettorali. Frequento questa regione per motivi di lavoro. Però, a differenza di lei, ho imparato ad amare il Molise e in particolare i suoi abitanti. Gente laboriosa e affettuosa, che attribuisce all’amicizia un grande valore, non mercificabile.
Non avendo la possibilità di venire a Roma per intervistarla mi affido a questa mia, che pubblico anche sul piccolo quotidiano locale che dirigo, per farle alcune domande. Non mi legano ragioni né politiche, né di amicizia, né di famiglia, né commerciali al “fu senatore” Ulisse Di Giacomo. Non mi ha chiesto di perorare la sua causa. Da osservatore privilegiato di questa regione sento la necessità, più che il dovere, di capire e far capire ai miei lettori lo schiaffo che lei ha dato più che al suo segretario regionale a migliaia di molisani che hanno dato la fiducia al Pdl. Sono certo che, seppur ricoverato in un letto dell’ospedale San Raffaele, abbia avuto modo considerare che, per un macchinoso sistema elettorale, questa regione è stata privata di un deputato. Per la precisione a essere esclusa è stata Sabrina De Camillis  non riconfermata a Montecitorio, facendo così perdere un seggio al Pdl e al Molise, che invece ne doveva eleggere tre. 

Presidente, come candidato capolista in più regioni, doveva optare. Ha preferito farlo in Molise dove con la sua decisione non ha permesso ad altri molisani di rappresentare questa Regione. Ci spiega perché? E’ davvero talmente innamorato della ventesima regione d’Italia da contraddire, mi corregga se sbaglio, una affermazione più volte ripetuta che sarebbe voluto entrare in Senato come eletto della Lombardia, tra l’altro ribadito anche a Campobasso da Angiolino Alfano? Si ricorda che nel 2008 il trattamento che riservò a Quintino Pallante, che fu escluso dalla Camera dei deputati? Si ricorda che nel 2006 non entrò sempre a Montecitorio Rosario De Matteis per consentire l’ingresso di Enrico La Loggia? Perché nonostante l’avesse promesso nell’aprile del 2010 che, in caso di vittoria del sindaco Antonio Di Brino alle comunali di Termoli, sarebbe tornato in Molise e non l’ha più fatto? Perché pur essendo un deputato di questa regione non vi ha mai fatto ritorno? Dopo aver optato per fregiarsi del privilegio di essere un senatore molisano dalle nostre parti circola una voce secondo la quale la sua scelta sia stata dettata da suggeritori locali. E’ vero o è la solita maldicenza? Ha forse scelto il Molise per punire il risultato delle Regionali con la vittoria di un ex forzista come Paolo Di Laura Frattura? La decisione di mandare come commissario in Molise alla vigilia delle regionali Raffaele Fitto che senso aveva? E’ vero che tutti i sondaggi davano perdente Michele Iorio e che Fitto ne era a conoscenza? E’ vero che l’europarlamentare Aldo Patriciello le ha sottoposto più volte il caso Molise? Le risulta che poi abbia appoggiato proprio il candidato governatore vincitore?
Mi fermo qui e la ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Pino Cavuoti

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