mercoledì 19 dicembre 2012

Politiche, in viaggio verso Roma: chi c'è?

Per quanto vogliano agitarsi e fare rumore  nel centrodestra i giochi per un posto al sole in Parlamento sembrano proprio già fatti. A meno di clamorose smentite i primi posti per la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sarebbero già stati assegnati rispolverando una regola della politica che è stata sempre rispettata nel passato: la riconferma per i parlamentari ucenti, in particolar modo quando si tratta della prima legislatura. Pertanto, a conti fatti, per Sabrina De Camillis e Ulisse Di Giacomo nihil obstat (niente si oppone) per un ritorno a Roma. Non c’è ancora nulla di scritto, ma già ci sarebbe un impegno formale perché questo accada.
Decisione che metterebbe in posizioni di rincalzo tutti gli altri pretendenti come gli assessori Gianfranco Vitagliano o Filoteo Di Sandro, solo per fare due nomi in casa Pdl. Anche se resta da attendere cosa farà Silvio Berlusconi con la sua lista che soprattutto al Senato punterebbe a raccogliere la maggior parte del consenso. A quel punto potrebbe anche esserci l’ipotesi Michele Iorio per una corsa dei presidenti delle regioni color azzurro per fare incetta di voti.

E su questo canovaccio girerebbe un po’ tutto il totocandidato considerato che il voto congiunto di Politiche e regionali dovrebbe servire per fare la dovuta scrematura   di coloro che vorrebbero giocare su più tavoli. Prima di vedere la firma sul foglio delle candidature ci sarà da sudare le proverbiali sette camicie ma soprattutto si dovrà assistere a probabili colpi di scena.
E nonostante cerchi di mantenere un profilo basso resta sospesa la posizione dell’assessore Michele Scasserra che qualcuno vorrebbe come grande regista della nuova coalizione centrista in grado di addensare nuovi e vecchi lontani dalla vecchia impostazioni di destra e sinistra. Non a caso Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, nella sua trasferta molisana ha dato il colpo di grazia alle velleità di Michele Iorio alzano il cartellino rosso all’indirizzo del presidente uscente. Un passo in avanti rispetto alle tante spinte verso il centrodestra rappresentato  da Iorio e che invece ora trova una forza uguale e contraria.
E a proposito di sondaggi quelli che sono circolati in questi giorni possono solo dare una certezza: il governatore uscente non sarebbe al primo posto nel consenso dei molisani. Lo sarebbe invece rispetto ad altri competitor della sua coalizione. Ma, come accade quando si fanno le domande per telefono, bisogno contestualizzare ogni cosa nel tempo e nello spazio.  In parole comprensibili vuol dire che dipenderà anche da quanti saranno i candidati presidenti che saranno gettati nella mischia.
Non può passare inosservato il lavoro che sta svolgendo con grande diligenza l’enfant prodige del Matese. Massimo Romano sta facendo, come in una interminabile partita di scacchi, le sue mosse. Studiate, provate e fatte una dopo l’altra. Molto del quadro che si andrà a disegnare dipenderà da lui. Il consigliere regionale di Costruire Democrazia è consapevole di tutto questo e sembra non avere fretta per non sbagliare. A tutto svantaggio di Paolo Di Laura Frattura che deve ritrovare la carica giusta anche se le Primarie per la scelta del governatore restano un passaggio obbligato. A meno che non si decida qualcosa di diverso.

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