giovedì 27 dicembre 2012

Qual è il compito del sindacato?

Ieri pomeriggio sulla mia posta elettronica è giunto un comunicato a firma di Antonio D’Alessandro, segretario territoriale Slp Cisl. Il titolo recitava così: il compito del sindacato rimane quello di salvaguardare i livelli occupazionali. Un’affermazione talmente ovvia che ti viene da pensare: poteva anche evitarsela. Ma poi la leggi una prima volta, una seconda e una terza e si intuisce che, in questa  stagione così negativa e devastante che sta vivendo la nostra economia, può diventare una frase rivoluzionaria e di grande responsabilità comune. Mi sono tornate all’improvviso in mente, in tema di dottrina sociale della Chiesa, le encicliche “Rerum Novarum” di Leone XIII e la “Laborem exercens” di Giovanni Paolo II. Due documenti importanti nel periodo storico che sono stati pubblicati. In entrambi l’importanza che veniva data all’associazionismo e in particolare al sindacato, con un ammonimento che non diventasse “uno strumento per altri scopi”. La priorità del lavoro e della dignità della persona umana che, oggi più che mai, vengono messe in seria discussione. Fa onore al sindacato e alla sua tradizione se si riparte dalla consapevolezza del proprio ruolo. Di cui si avverte la necessità in un rapporto che non sia conflittuale ma collaborativo con le aziende e con le istituzioni per il bene dei lavoratori e del lavoro.    

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