domenica 13 gennaio 2013

Ulisse Di Giacomo: avanti con Iorio

«Lui che era stato eletto per un intero ciclo di presidenza aveva ed ha il dovere morale di presentarsi perché con l’intervento del Tar si è interrotta la vita di una presidenza e di una maggioranza che i cittadini avevano consapevolmente scelto».  Sono le parole di Silvio Berlusconi rilasciate in un’intervista concessa al direttore di Telemolise, Manuela Petescia ed ospitate venerdì sera nella trasmissione “Moby Dick” di Giovanni Minicozzi. Da qui riparte la campagna elettorale del centrodestra in Molise che potrebbe ricompattarsi attorno al nome di Michele Iorio. Ciò che sembrava impossibile diventa possibile.
Un passo avanti con la politica che attraversa le strade dell’etere.   Un primo paletto che viene collocato nel terreno diventato arido nel centrodestra e in particolare nel Pdl di questa regione. Ma il passo più importante, quello decisivo, a farlo è il coordinatore regionale del Pdl, il senatore Ulisse Di Giacomo, che irrompe a sua volta con la sua intervista. In studio è seduto il governatore Michele Iorio. Parole  pesate, chiare e inequivocabili, senza alcun linguaggio politichese.

Di Giacomo in settimana ha avuto un lungo colloquio con Silvio Berlusconi. Un faccia a faccia, senza intermediari e interpreti, che ha giovato a fare chiarezza circa il futuro politico del Molise. «Il Presidente - rivela il senatore - ha espresso il suo desiderio di ricandidare alla Presidenza della Regione Molise Michele Iorio». E Di Giacomo spiega cosà succederà: «Io sono il coordinatore regionale di Berlusconi, per cui Iorio è anche il mio candidato. Mi ha pregato Berlusconi di sostenere questa candidatura con tutte le nostre forze, con delle liste molto forti, ed è quello che stiamo facendo e faremo». Per il senatore questa riproposizione che viene direttamente dal presidente Berlusconi «in qualche modo avrà il modo di ricompattare il fronte del centrodestra intorno alla figura di Michele Iorio». Insomma ciò che non è riuscito a fare la politica è stato possibile nel nome del padre fondatore del centrodestra.
E Di Giacomo, che certo non manca di concretezza, si è ritrovato con questa uscita pubblica dell’ex presidente del Consiglio dei ministri a risolvere quello che sembrava un problema senza soluzione, dopo l’avvitamento della scorsa estate a seguito della convention di Piana dei Mulini. Incontro voluto da Michele Iorio che non pochi mal di pancia aveva provocato nel centrodestra a tal punto da essere lasciato solo nella scelta di ricandidarsi alla guida della Regione.
Oggi la novità è Ulisse Di Giacomo, piuttosto che Iorio. Il senatore aveva preso in maniera inequivocabile le distanze dall’ipotesi di ricandidare il presidente uscente. Con una serie di motivazioni che avrebbero potuto trovare, come di fatto era accaduto, un significativo consenso. Una rinfrescata alle liste elettorali per allargare la base elettorale. Ora questa uscita pubblica di Berlusconi prima e subito dopo di Di Giacomo rimettono le cose a posto.
Da qui riparte la campagna elettorale del centrodestra in Molise. La palla, in questa immaginaria partita a tennis, passa nell’altra parte del campo. Dove ci sono Udeur, Adc e Udc che solo qualche giorno fa avevano posto con veemenza la necessità di andare oltre la candidatura di Michele Iorio. Come prevedibile la politica-mediatica rimette tutto in discussione, o ancor di più, rimette indietro le lancette del tempo. Ritrovare l’unità del centrodestra diventa la parola d’ordine. La responsabilità di ciò che accadrà passa in particolare a Vincenzo Niro (Udeur), Teresio Di Pietro (Udc) e Mario Pietracupa (Adc). Anche se saranno le urne a decretare i futuri equilibri politico-amministrativi del Molise.
Pino Cavuoti

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