domenica 17 febbraio 2013

«Iorio, il nostro presidente di ieri, oggi e domani»

«Iorio è il nostro presidente di ieri, di oggi e di domani». A dirlo è Greta Romani, giovane candidata alla Regionali nella circoscrizione di Campobasso dell’Udc, al cospetto del segretario nazionale del Partito, Lorenzo Cesa, e del presidente della Regione Michele Iorio. Ieri, quella che doveva essere una semplice conferenza stampa è poi diventato un incontro pubblico dell’Udc per abbracciare il suo segretario nazionale che ha molto a cuore il Molise a tal punto da essere anche disponibile - ma la dobbiamo prendere come una battuta - a entrare in Giunta regionale al fianco di Michele Iorio.
Si respirava un clima sereno ieri mattina all’hotel Meridiano a Termoli, che in questa campagna elettorale è diventato un po’ il crocevia della politica molisana, con la presenza dei candidati alle Politiche e alle Regionali del partito di Casini.
E’ stato Teresio Di Pietro, segretario regionale, a dare il saluto di benvenuto al leader nazionale ribadendo le ragioni per le quali l’Udc ha deciso di sostenere, ancora una volta, Michele Iorio. «Ogni decisione presa - ha spiegato Di Pietro - è stata presa con Roma  con la segreteria nazionale che è stata sempre informata su quanto stava accadendo in Molise. Ancora con Iorio per coerenza perché non si poteva fare altro dopo che un ricorso ha mandato a casa Michele Iorio. Ovunque siamo nel centrodestra in Molise con posizioni di rilievo nelle amministrazioni comunali e provinciali». Di Pietro ha speso parole dure nei confronti delle lobby che si sono create per mandare a casa Iorio con inversioni a 360 gradi rispetto a soli quindici mesi fa. «Noi dell’Udc non abbiamo venduto la nostra coerenza».
Famiglia, solidarietà, primato della persona sono i valori a cui si ispira l’Udc e che diventano la bussola di riferimento in questa campagna elettorale. «Coniugare esperienza e rinnovamento» sottolinea la giovane Romani che chiede per il Molise «una guida matura, responsabile, onesta e capace come quella del nostro presidente Michele Iorio e della sua squadra» nella quale milita l’assessore Velardi che, come ha detto Di Pietro, «rappresenta noi tutti che ha fatto la scelta di candidarsi solo sul listino per lavorare a servizio della lista e dei suoi candidati nel nome dell’Udc perché lui è la storia del nostro Partito».
Poche ma illuminanti parole quelle dell’assessore Luigi Velardi che ha parlato di buon senso quello avuto da Lorenzo Cesa per il Molise «perché ci ha aiutato a risolvere una questione che stava diventando raccapricciante, perché non sapevamo dove andare in quanto eravamo con altre forze politiche moderate che si battevano guidate da un unico obiettivo: dove si potesse vincere. Noi siamo andati verso la coerenza continuando con Iorio a dispetto del vento che spinge a sinistra». Ed ancora rivolgerndosi a Iorio «la nostra richiesta era di discontinuità rispetto alla coalizione e non certo alla tua persona che è stata sempre apprezzata e considerata».  Al Parlamento con il proprio simbolo l’Udc è presente solo  alla Camera mentre al Senato utilizza la Lista del premier Monti. Franco Giorgio Marinelli, candidato al Senato, crede nel risultato finale perché ci sono forti divisioni nel centrodestra aprendo spiragli a una lista che presenta Monti , «una persona serissima che ha salvato l’Italia dal baratro. Ma ora si deve passare alla crescita. Monti è stato voluto dall’Udc, non dimenticatelo».
Michele Iorio è ottimista perché i cittadini alla fine premieranno la coerenza e la poitica del fare. Davanti agli umini e le donne dell’Udc ha voluto ringraziare Lorenzo Cesa «l’artefice del percorso» che ha portato alla fine l’Udc  a fare la scelta più giusta e coerente per il Molise e a proposito di chi ha lasciato la coalizione Iorio ha ribadito un detto: «Meglio perderli che trovarli».
«Non potevamo fare diversamente, avevamo fatto un patto nel 2011 e siamo stati coerenti». Così gli fa eco Lorenzo Cesa spiegando la scelta del partito di restare con il centrodestra. «Siamo ancora alleati con il presidente Iorio - ha sottolineato - al quale siamo legati da vera amicizia. Il trasformismo è il male della politica. Saremo con Iorio anche dopo il voto, quando tornerà a governare la Regione. I problemi c’erano - ha concluso il segretario dell’Udc riferendosi ai dubbi sull’alleanza - ma abbiamo lasciato scegliere ai dirigenti locali, anche perché in Molise facciamo parte di molte amministrazioni». Il segretario nazionale ha anche ricordato il cammino fatto dal partito sin dal 2008 con la  decisione di Casini di non stare né a destra e né a sinistra. Una scelta coraggiosa che ha visto poi l’Udc appoggiare e condividere l’iniziativa del presidente della Repubblica di affidare l’incarico di premier a Mario Monti votando tutti i provvedimenti, anche qualcuno che forse non erano d’accordo o migliorabili, ma «sempre e soltanto per il bene dell’Italia».
Il segretario nazionale dell’Udc invitando a votare per i candidati alla Camera con il simbolo classico del partito e al Senato per la Lista Civica Monti ha detto ai presenti che «in quel simbolo ci sono tutti i nostri valori e noi dobbiamo rimettere al centro della politica il nostro sostegno alla famiglia». Infine tra le prossime sfide da affrontare in Parlamento la più grande di tutte è il lavoro «per ridare speranze e certezze ai nostri figli per far ripartire il loro futuro».
Pino Cavuoti

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