sabato 16 febbraio 2013

L’Udc accoglie Lorenzo Cesa per sostenere Michele Iorio

Teresio Di Pietro, segretario regionale Udc Molise
Oggi il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, sarà a Termoli presso l’hotel Meridiano alle ore 10.30 per presentare tutti i candidati del partito per le elezioni regionali nonché per la Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Per il segretario regionale dell’Udc, Teresio Di Pietro, quello odierno è una ennesima conferma dell’attenzione a livello nazionale per quanto accade in Molise.  L’arrivo del segretario nazionale offre lo spunto per fare alcune riflessioni con Di Pietro per capire qual è il quadro politico attuale.
Segretario, la prima domanda che le vogliamo fare è legata alle ragioni per le quali, dopo un primo momento di riflessione critica, avete poi deciso con forza e all’unanimità di riconfermare la fiducia dell’Udc a Michele Iorio.
«Tutti sanno che noi torniamo a votare solo per meri cavilli giudiziari. Una legislatura interrotta in maniera traumatica e non per fatti politici. Pertanto, pur avendo qualche atteggiamento critico sull’operato del presidente Iorio, abbiamo ritenuto in maniera univoca di continuare la strada intrapresa anche in virtù del fatto che nel nostro Molise a livello amministrativo l’Udc collabora con tutte le istituzioni con il centrodestra. Quindi abbiamo ritenuto, con coerenza, e senza tatticismi, di continuare a sostenere il presidente Iorio con cui solo quattordici mesi fa aveva stretta un’alleanza ratificata a livello nazionale dalla segreteria del Partito, ma, ancor di più, dagli elettori molisani che in quell’occasione ci hanno dato quasi il 10 per cento dei consensi».
Eppure sembrava che eravate rimasti affascinati dalla sirena del centrosinistra di questa regione.
«Noi non siamo rimasti affascinati da nulla, ma eravamo disponibili a fare qualcosa di nuovo tipo ciò che è successo in Sicilia. Un progetto che però nel nostro Molise non è riuscito a decollare perché il Partito democratico locale era ancorato e fermo sulle posizioni di Frattura che ripeto non abbiamo mai avuto nulla contro la persona, ma se ci doveva essere discontinuità questa doveva essere totale e allora dovevamo cercare insieme un candidato davvero nuovo».

Di Pietro sta quindi dicendo che Frattura non incarna il nuovo?
«Sto semplicemente dicendo che nel giro di quattordici mesi non potevamo fare un’inversione a 369 gradi, come qualcosa ha invece fatto, e andare a votare il candidato che avevamo avversato nelle elezioni dell’ottobre 2011. Anche questa è coerenza».
Questa scelta a livello nazionale vi ha creato dei problemi?
«No, nella maniera più assoluta. Il Partito nazionale ha seguito l’intero evolversi della vicenda Molise e alla fine ha ritenuto che la coerenza, anche in politica, molte volte paga più di eventuali vittorie annunciate».
L’indicazione di Luigi Velardi sul listino di Michele Iorio è stata accettata senza problemi?
«Ringrazio pubblicamente l’assessore Luigi Velardi che con un atto di lungimiranza politica ha accettato di essere candidato solo sul listino, senza correre nel proporzionale. Questo atteggiamento ha fatto sì di potere allestire una lista più che competitiva e in Velardi è prevalso il senso del Partito a calcoli elettoralistici personali. Ma, nello stesso tempo, voglio ringraziare tutti i candidati delle due liste provinciali che hanno dato prova di attaccamento al partito dando le proprie disponibilità senza se e senza ma».
Sulle politiche Pier Ferdinando Casini ha dato il vostro appoggio alla Lista civica di Mario Monti. Come ci state comportando al riguardo nel chiedere i consensi.
«Anche qui stiamo dimostrando coerenza. Negli ultimi dieci anni a livello nazionale siamo stati all’opposizione sia del governo Prodi che di Berlusconi. Abbiamo sostenuto con lealtà e con sacrificio la nascita del governo Monti e riteniamo che questo oprogetto debba continuare altrimenti, come più volte ribadito dallo stesso onorevole Cesa, i sacrifici che gli italiani in questi ultimi dodici mesi sono stati costretti a sopportare vengano vanfiicati da scelte populiste e incongruenti. Pertanto con dterminazione invitiamo i nostri elettori a sostenere Udc alla Camera e a non far mancare il contributo alla Lista Monti al Senato».
Segretario, ci vuol ricordare chi sono i candidati per la Camera e il Senato.
«La lista della Camere dei deputati è capeggiata dal nostro segretario provinciale di Campobasso il dott. Costanzo Pinti noto e affermato pediatra di Termoli, insieme a lui troviamo l’esperienza di Emilio Pacitti e il valore aggiunto femminile, che non deve mai mancare, di Franca Migogna. Mentre al Senato della Repubblica la Lista Monti è rappresentata dall’ex assessore regionale e attuale vicepresidente del Consiglio regionale avvocato Franco Giorgio Marinelli e dall’avvocato Michele Cocomazzi assessore al Comune di Termoli. Come può vedere il Molise e le sue due province e degnamente rappresentato».
Non le chiedo previsioni.
«Non credo nei sondaggi e nei voti virtuali che in questi giorni impazzano come non mai. Ma con un po’ di esperienza acquisita sul campo di tante campagne elettorali penso che possiamo ottenere  un buon risultato tanto alle Politiche che alle Regionali».
Di Pietro dica la verità, cosa ne pensa, a poco più di una settimana dal voto, di questa strana campagna elettorale.
«E’ una campagna anomala in cui ci sono candidati con enormi mezzi finanziari che stanno imperversando con mega manifestazioni elettorali impegnati su pranzi, cene, happy hour e ancora di più. Tutto ciò è semplicemente ridicolo. Gli elettori devono essere convinti con fatti concreti. I voti non si possono e né si devono chiedere solo in virtù di una cena o di un pranzo. Mi auguro che gli organi preposti possano fare i controlli dovuti. Neanche ai tempi della famigerata “Balena Bianca” questo cose  avvenivano».
Un’ultima domanda. Cosa ne sarà domani dell’Udc di Teresio Di Pietro?
«Voglio tranquilizzarla. L’Udc nel Molise non è di nessuno, ma solo dei tanti elettori che con il loro voto in questi anni hanno dato lustro e visibilità al Partito. Sono in questo momento il segretario e ne soro fiero, ma i Teresio Di Pietro potranno anche passare ma le idee della dell’Udc resteranno sempre intatte. Se mi consente nelle poghe righe che mi restano a disposizione voglio lanciare un ultimo appello agli indecisi, che ne sono ancora tanti, di andare a votare e di votare con coscienza, convinzione a prescindere dall’indicazione del partito perché in questo momento votare per l’antipolitica singifica solo destabilizzare ancor di più il nostro Paese con l’augurio che questa sia l’ultima elezione in cui si voti con il Porcellum che non ha consentito di poter scegliere direttamente le persone da inviare al Parlamento nazionale per decidere il nostro destino».

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