mercoledì 27 febbraio 2013

La democrazia è sempre sovrana

Michele Iorio ha perso, Paolo Frattura ha vinto. Le urne hanno dato il loro responso inequivocabile, al termine di una  campagna elettorale che non ha risparmiato l’utilizzo anche di armi non convenzionali per abbattere l’avversario. I molisani - e il voto al Movimento 5 Stelle lo certifica qui come nel resto d’Italia -  hanno dato un messaggio chiaro e forte, che non deve essere decriptato da nessun guru della politica. Voglia di cambiamento, per una vera rivoluzione che non sarà quella di continuare come aveva cercato di riproporre Iorio. Si cambia pagina e nella maniera più diretta, in un paese democratico, per volontà popolare. Dopo 12 anni si cambia registro, in una regione che si era adagiata nel credere in un mondo colorato solo di azzurro. Ora l’arancione sarà utilizzato per tinteggiare gli uffici di via Genova dove prendere posto il nuovo presidente della Regione. Una partita che gli elettori hanno voluto giocare accettando una proposta di alternativa attraverso la rottamazione di Iorio. I problemi da risolvere sono tanti che richiedono soluzioni giuste e idonee.  

Il sistema Molise deve essere rimesso in moto. Così come il continuare nella difesa del suo territorio e della sua identità. Le premesse ci sono tutte da perché ciò accada.  Una nuova maggioranza di centrosinistra  che ritiene indispensabile farlo attraverso un impegno condiviso e la nuova minoranza che annuncia di non voler fare le barricate o un ostruzionismo becero. Più di qualcuno avrà cerchiato sul proprio calendario questo martedì 26 febbraio che ci ha lasciato solo da poche ore. Ci aspettano tempi nuovi. Lo esige la democrazia a cui tutti guardiamo con grande rispetto.
Pino Cavuoti

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