lunedì 9 maggio 2011

Mamme abbandonate

Oggi è la festa della mamma. Una giornata dedicata a colei che ci ha messi al mondo, di cui spesso ci dimentichiamo o ancor peggio parcheggiamo in strutture più o meno accoglienti, quando non possiamo o non vogliamo più tenerla con noi. Mamma sfruttata come “risorsa” per l’economia delle nostre famiglie e che si occupa di vigilare sui nostri figli quando siamo al lavoro. Questo è il rovescio della medaglia che però, ha anche altre facce. In ultima pagina, proprio oggi, troverete una lettera che una mamma di Campobasso ha scritto ai due figli. La sua è una condizione di una donna che ha un matrimonio fallito alle spalle, privata dalla convivenza e della complicità dei suoi due bambini. Una storia comune a tante, ma in questo caso vede i figli assegnati al padre. Il caso in questione fa riflettere per le parole usate da questa madre, la quale si affida a una pagina pubblicitaria per dichiarare l’amore per i figli che “ha perso innocentemente”. Una lettera fatta da tante parole, ognuna bagnata da una lacrima. Il male fatto dai coniugi non è tanto verso se stessi quanto quello prodotto verso i figli che non hanno mai colpa. I due bambini hanno ancora bisogno della protezione dei genitori, diritto-dovere esercitato da uno solo dei due. Questa volta ad avere avuto “la meglio” è stato il padre, quando è avvenuto all’inverso (la stragrande maggioranza dei casi i bambini vengono affidati alla madre) le sofferenze per il distacco non sono state da meno nonostante l’uomo non abbia portato in grembo il nascituro.
Buona festa e ricordiamoci dei nostri genitori. A mia madre dovrò chiederle scusa, volerle bene non basta dirlo da una cornetta del telefono.
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento