martedì 30 agosto 2011

Consiglio regionale, sciogliete le fila: tutti a casa

È terminata la nona legislatura del Consiglio regionale del Molise. Ieri il presidente Michele Picciano ha mandato tutti a casa, al termine dell’ultima seduta della massima assise di questa regione. Gran parte di chi ha occupato quegli scranni non vi faranno ritorno: chi per propria scelta (veramente pochi) chi per decisione degli elettori (i più). C’è da aspettarsi un ricambio anche se le manovre alle quali si sta assistendo dimostrano che si può pianificare e distribuire le candidature a seconda di come si vuol far ritornare in Consiglio “i più meritevoli” agli occhi del capo. Ed anche per questa ragione dopo aver abbaiato per un po’ la logica della convenienza risulta più efficace di ogni altro sonnifero facendo chetare persino i più riottosi. Quella che stiamo vivendo sono i giorni che mancano alle primarie del centrosinistra, e non solo di quella parte politica, ma di tutto il Molise. Perché da questa scelta di democrazia partecipata verrà individuato il concorrente che dovrà cercare di impedire a Michele Iorio di poter continuare a mantenere lo scettro del comando. Una regione che negli ultimi dieci anni ha dimostrato di avere lo sguardo a destra. Ma l’aria che si respira non è per nulla scontata e lo lascerebbero intuire anche i sondaggi. Ci prepariamo ad andare a votare con molte incognite: non può che giovare alla salute di una competizione che potrebbe rimettere in discussione molte delle certezze che ci hanno accompagnato in questi anni non facili.
Pino Cavuoti

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