venerdì 18 febbraio 2011

La sinistra divisa cerca aiuto dagli autoconvocati

Il quadro politico sembra assopito. Come se si stesse aspettando un segnale di fumo da qualche stanza capitolina. Non ci sono in Molise grandi fibrillazioni, si sta vivendo una stagione di riposo prima di una grande battaglia. Calma apparente? Forse, a destra quanto a sinistra. L’unico sussulto è da coloro che in provincia di Campobasso si definiscono autoconvocati. Ieri mattina si sono presentati per illustrare le ragioni di un passo del genere. Tra i promotori nomi importanti e ingombranti del centrosinistra molisano. Un elenco destinato a crescere per dare una scossa a una parte politica che ha perso mordente e spinta propulsiva. Tra i sostenitori si scopre la presenza di personaggi che hanno fatto la storia del centrosinistra di questi ultimi anni, come il senatore Giuseppe Astore e l’ex parlamentare Augusto Massa, pubblici amministratori e dirigenti di partito. Da loro parte la spinta propulsiva per rimettere in moto un’area politica che si sta dimostrando senza mordente. Una bocciatura in piena regola all’indirizzo dei dirigenti dei rispettivi partiti che sembrano aver smarrito la via e l’obiettivo più importante: mandare a casa Michele Iorio. Una scarsa azione propositiva che favorisce il gioco del governatore che sembra avere vita piuttosto facile, nonostante qualche distrazione... legata alla comparsa di Futuro e libertà per l’Italia. L’indice degli autoconvocati è puntato all’indirizzo di Partito democratico e Italia dei valori, le forze più rappresentative dello schieramento. Il perché è abbastanza facile: si stanno perdendo in giochi ed equilibri di potere che nulla hanno a che vedere con la base elettorale, con i cittadini con i quali si sarebbe perso il contatto. Quel rapporto determinante che ha portato il centrosinistra alla vittoria in diverse competizioni elettorali. L’incontro di questo pomeriggio al Centrum Palace sarà una salutare boccata d’ossigeno per spingere la coalizione a una maggiore concretezza e azione. Far cessare l’azione di governo di Michele Iorio è, allo stato dell’arte, un’impresa titanica. Dieci anni di governo che hanno profondamente segnato il tessuto sociale ed economico del Molise. Non è dato sapere semmai sarà possibile scalzare il governatore dalla sua poltrona dove appare letteralmente incollato. Certo una sinistra così distratta è proprio difficile, se non impossibile, che riesca a spostare Iorio persino di un centimetro.Una richiesta di rimettersi in moto dal basso, per tentare di arginare il fenomeno Iorio, che da dieci anni ha blindato la Regione Molise. Sicuramente l’iniziativa intrapresa da Astore, Massa e compagni merita maggiori fortune.Non fosse altro per dare un po’ di sapore alla politica molisana.Quella a cui stiamo assistendo è quanto mai insipida e non riesce a dare fermento al dibattito e alle possibilità di ricambio. Bisogna ammettere che l’attuale classe dirigente del centrosinistra ha fallito nel suo tentativo di portare un vento di rinnovamento. Non è stato affatto salutare e le prime avvisaglie si sono avute con l’avvento Ruta, che ora cerca di riproporsi con il contenitore Alternativ@. Azione politica dell’ex parlamentare campobassano che, come è stato ricordato dagli autoconvocati, non può essere un punto di partenza, ma uno spunto di riflessione, come tanti altri. Non viene riconosciuta ad Alternativ@ un progetto esaustivo per il centrosinistra è appare un furbo sistema per bypassare i partiti tradizionali, che invece devono tornare a dialogare “in nome dell’antiiorismo”. Riusciranno nella loro impresa i nostri eroi? Chissà. Intanto da fonti di via Genova si apprende che in questo momento il governatore appare quasi distratto, come se tutto ciò che sta accadendo gli importi poco o nulla. Altri pensieri lo rapiscono. Anche se si stanno avvicinando i termini per la presentazione delle liste, mancano, infatti, meno di due mesi. Nel frattempo il centrosinistra spera.

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