domenica 20 febbraio 2011

Ma quale fiducia nella magistratura molisana?

L’assoluzione per l’ex procuratore capo della Repubblica di Isernia, Antonio La Venuta, riporta in primo piano il tema magistratura. Anche in questa vicenda un ruolo lo ha avuto la politica e il comportamento di una parte della magistratura che vi si è contrapposta. Scontro tra poteri che, come spesso accade, lascia vittime sul campo. Viene spesso da pensare che l’aver fiducia nella magistratura è solo un’affermazione buttata per caso sul tavolo della discussione senza un reale convincimento. Del resto alcuni fatti hanno alimentato il giudizio che c’è una parte della magistratura che opera ad orologeria. Ad essere sotto la lente dei giudici la classe politica per uno scontro tra i due poteri dello Stato da cui non si riesce ad uscirne fuori. Venendo ai fatti di casa nostra la cronaca giudiziaria ci ha consegnato in prima pagina nomi eccellenti della politica. Come non pensare ai vari Iorio, Patriciello, Vitagliano, Di Giacomo, Picciano, Del Torto, solo per citare i cognomi più noti. Per alcuni di loro da tempo resta sospeso il giudizio gettando il sospetto che il mondo della politica sia un’entità corrotta. C’è sete di giustizia ma, in modo particolare, di verità. Qual è il pensiero dei cittadini sulla giustizia molisana? La “voce del popolo” soffia verso un convincimento di una collusione tra mondo politico e mondo giudiziario. Della serie lupo non sbrana lupo. Ma è davvero proprio così? Come sempre le frasi fatte non aiutano a comprendere appieno come stanno le cose. È indubbio, però, che tante inchieste non sono arrivate proprio a nulla. E il caso del procuratore La Venuta non aiuta ad allontanare i dubbi su una gestione di un potere amministrato “nel nome del popolo italiano”.
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento