venerdì 21 settembre 2012

Idv, la foto di Vasto resterà solo un ricordo?

E’ trascorso solo un anno, ma sembra un secolo. Dodici mesi fa Vasto si ritagliava una propria fetta di notorietà con quello che è poi diventato un favoloso spot turistico per la città e un tormentone per quanti respirano le stanze del Parlamento italiano: “la foto di Vasto”. Ma cosa è rimasto di quella che è diventata l’icona del centrosinistra e che sembrava il portafortuna di una possibile e nuova stagione della politica nazionale?
A sentire i detrattori del Tonino nazionale poco o nulla. Proprio sul portone d’ingresso del cortile di Palazzo d’Avalos il giovin signore Matteo Renzi  parlando di “quello scatto”  ebbe a dire «è una foto che si è già sfasciata da sola, basta vedere ciò che è successo nel corso dell’ultimo anno. Quella foto ormai appartiene ad un album, ma all’album dei ricordi». Punti di vista del sindaco di Firenze ma che trova sulla stessa sintonia il segretario nazionale del Partito democratico. Infatti Pierluigi Bersani ha fatto passo in questo settimo incontro nazionale, mentre ci sarà Nichi Vendola che sembra amare questa città. Si perde un Bersani ma gli organizzatori dell’edizione 2012 regalano ai tanti che in questi giorni saranno qui a Vasto un programma così intenso da essere vissuto senza perdersi un incontro.

Questa mattina alle 11.30 il leader nazionale dell’Idv, Antonio Di Pietro, farà il suo primo intervento fissando la rotta, da buon condottiero, del partito del gabbiano arcobaleno. Per spiccare il volo in vista delle prossime elezioni alle quali Di Pietro guarda con più occhi per vincere la sfida più importante: tornare al governo. Con il centrosinistra e con una coalizione larga ma fissando dei paletti ben precisi nel rispetto del mantra della legalità.
E il popolo dell’Italia dei valori idealmente sarà tutto qui a Vasto anche grazie ai sistemi che consentiranno di seguire in diretta via web l’intera manifestazione che ha una sola parola utile: “Il cambiamento”. Nel suo messaggio-invito il presidente dell’Idv ha scritto in maniera sintetica ma molto diretta per ricordare alcuni apetti che non devono essere sottaciuti.  «La grave crisi economica che investe il Paese e l’Europa ci obbliga, come forza politica, a tracciare la strada verso una comunità solidale, legalitaria e progressista. Un percorso che faremo anche con la società civile, al fine di realizzare un progetto per un’Italia che metta al centro i diritti e per un’Europa che sia realmente dei popoli e non dei potentati economici».  Ed ancora: « Noi partiamo da Vasto con la proposta di una “rivoluzione gentile” che riporti i cittadini a riappropriarsi dei diritti e della democrazia. Nella tre giorni ci confronteremo sui temi che saranno al centro della nostra agenda e del nostro Governo: lavoro, pari opportunità, rinnovamento della classe dirigente e della politica, giustizia, Europa, cultura, legalità. Sarà un’occasione per lanciare una sfida e indicare le nostre priorità, a partire dai quesiti referendari sul lavoro e contro i privilegi della Casta. C’è un’Italia onesta e operosa che attende di essere rappresentata. C’è un’Italia della società civile, dei disoccupati, dei cassintegrati, dei giovani universitari, degli studenti, dei precari, degli esodati, dei pensionati, dei docenti, del personale sanitario che vuole voltare pagina. Noi siamo con quest’Italia. La strada del cambiamento utile è segnata e l’Italia dei Valori la percorrerà fino in fondo».   Tutti argomenti cari a Di Pietro che vuol partire dagli ultimi per una rinnovata azione sociale ed etica per far ripartire l’Italia. Il governo tecnico non ha mai convinto fino in fondo il leader dell’Idv che rivendica un ruolo insostituibile alla sua forza politica che in questi anni è stata sempre la spina nel fianco nel centosinistra e un inequivocabile oppositore delle “politiche berlusconiane”.  Vasto offre tutte le migliori condizioni per riparlare  in maniera pacata dei grandi temi della politica nazionale, ripartendo magari da una legge elettorale più a misura di cittadino per farlo tornare a essere il vero protagonista sin dall’espressione del voto.
Vasto e l’Abruzzo intero ringraziano Antonio Di Pietro e la sua gente per aver scelto  questa città dal 2006. Nell’anno della prima Festa nazionale Di Pietro era da pochi mesi tornato a ricoprire l’incarico di ministro delle Infrastrutture nel secondo Governo Prodi. L’augurio è che possa Vasto ospitare ancora questo incontro.
Pino Cavuoti

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