mercoledì 5 settembre 2012

Il sorriso dei lavoratori vale più di ogni altra cosa

Ieri mattina ho partecipato al taglio del nastro per la riconsegna dei lavori per la sistemazione dell’area di Lama del Gallo interessata alla frana.  E’ stato messo in sicurezza il collegamento tra Campobasso e la fondovalle Biferno. Evito di polemizzare sul fatto che ci siano voluti quindici anni! Colpa della politica che non ha saputo sbattere i piedi più forte del dovuto? Forse. E’ ormai storia metabolizzata dai più. Ciò che mi preme evidenziare è ora reale, l’abbiamo davanti ai nostri occhi.  Da ieri sarà meno difficile percorrere in andata e ritorno la salita della Statale 647 direzione B per raggiungere il capoluogo regionale. Alleluia! In questo spazio voglio rendervi partecipi della sensazione provata stando, spalla contro spalla, con gli operai che in questi due anni hanno lavorato con professionalità alla realizzazione di un’opera che l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci, ha definito «davvero due opere d’arte, per la loro fattura ingegneristica e per la loro valenza estetica».
Considerazioni da tecnico che, sono certo, avranno fatto piacere all’impresa molisana che le ha rese possibili e alle maestranze che le hanno realizzate. Si respirava un momento di gioia tra quei volti resi duri dalle intemperie e anneriti dal sole. La soddisfazione di aver lavorato con le mani e con la testa per un’opera che dimostra la capacità dell’uomo di saper coniugare esperienza e competenza. Impresa e manodopera molisani che hanno saputo fare. Ora c’è la preoccupazione per il domani, che è incerto. Ci sono le condizioni perché lavoratori come quelli incontrati ieri, e in Molise ce ne sono tanti, possano dimostrare, ancora, di che pasta sono. Spetta alla politica, e non ad altri, creare le condizioni per far aprire nuovi cantieri. Una corsia privilegiata potrebbe arrivare dall’autostrada, e non solo in senso figurato, per vedere e non solo questi lavoratori tornare a sorridere.                                                                         
Pino Cavuoti  

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