venerdì 28 settembre 2012

Voto disgiunto, aberrazione del consenso


Sarà che il clima politico è sempre più al calor bianco ma si ha l’impressione che i nervi, di buona parte di chi è nel circo della politica, siano scoperti. Basta poco o nulla per sentirsi tutti chiamati in causa anche quando, in effetti, non sono stati nemmeno citati. Dico questo pensando alla questione, mai tirata in ballo a proposito di riforme elettorali, del voto disgiunto quando si dà il consenso a un candidato diverso rispetto alla coalizione che lo sostiene. Accade per l’elezione diretta del sindaco o per l’elezione del presidente della Regione. Nelle ultime elezioni regionali il fenomeno del voto disgiunto ha visto Di Laura Frattura incassare in percentuale più consensi rispetto alle sue liste. A Isernia il fenomeno dell’anatra zoppa, una maggioranza diversa in Consiglio rispetto al sindaco vincente Ugo De Vivo, ha rimandato tutti a casa con buona pace della volontà popolare e delle conseguenza che comportano la mancanza di una guida della città. Ieri il segretario regionale dell’Udc, Teresio Di Pietro, ha parlato di queste cose con la collega Giovanna Ruggiero. Lo ha fatto in chiave politica ponendo degli spunti di riflessione che possono essere in parte o in tutto condivisibili. Di Pietro ha ribadito che il voto disgiunto: «E’ un obbrobrio giuridico utilizzato dai faccendieri della politica» e ancor di più «voto di scambio per fare giochetti». Del resto se monta l’antipolitica la colpa è anche un po' dei protagonisti di chi chiede il consenso. Voto disgiunto, riforma elettorale, riduzione del numero degli eletti. Su questo e altro ancora si vuol aprire un confronto, soprattutto da queste colonne. Il voto disgiunto si può e si deve definire l’aberrazione della volontà popolare. La gestione approssimativa del consenso sta portando a un progressivo impoverimento di un valore così importante come la politica. Si avverte tra la gente la percezione del distacco, di un rifiuto che oramai si può pesare. E tutto ciò non è una cosa buona.  
Pino Cavuoti

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