mercoledì 14 settembre 2011

Aspettando sabato... via al gioco del cornuto

Non ho mai negato di aver avuto dei trascorsi politici. Non sono mai stato eletto, perché mai candidato in alcuna consigliatura, ma ho avuto responsabilità politiche e associative. Una frequentazione che mi ha permesso di conoscere quel tanto che basta quel mondo, permettendomi di comprendere un poco l’arte della politica. Con coerenza. Nani e ballerine, ci sono stati, ci sono e sempre ci saranno. Il vero problema è che persiste una logica in politica, che non potrà mai essere abbandonata: quella di pensare di annullare l’altro, l’avversario, ricordandogli i trascorsi politici. Dalle mie parti si chiama il gioco del cornuto. Per chi frequenta le sacrestie si potrebbe dire vedere la pagliuzza nell’occhio di chi si ha davanti e non accorgersi di avere nel proprio una trave. Insomma dare del cornuto all’altro, e dimenticare non solo di esserlo stato, ma di ancora esserlo. È la logica della politica miope, quella che invece di pensare ai programmi e alle cose da fare si preoccupa piuttosto a denigrare il “nemico”. Dopo il 1993 le ideologie hanno perso il loro peso a causa del vento della magistratura che ha spazzato ogni certezza. Ma già un segnale ce lo aveva dato, quattro anni prima, la caduta del muro di Berlino. Tutto questo mi ha consentito di mettere l’anima in pace, avendo vissuto sempre con la presunzione che l’idea quando diventa ideologia contasse più di ogni altra cosa. Poi la constatazione che la coerenza non è seguire un’idea, un principio di vita, ma adattarsi, cambiare, alle esigenze del momento. Almeno così si giustifica chi lo fa. Ed ecco la transumanza, da una parte all’altra. Da destra a sinistra, da sinistra a destra, anche se poi sono diventati solo punti geografici, passando sempre e comunque per il centro. Ai seguaci di Iorio quanto a quelli di Di Laura Frattura mi permetto di dare un consiglio: lasciate perdere i partiti che ognuno dei due ha frequentato prima di arrivare dove sono. Entrambi sono dei transumanti. Piuttosto accapigliatevi per il programma che vogliono realizzare. É l’unica cosa che conta. Il resto sono solo chiacchiere, aspettando sabato quando vedremo quanti sono passati dall’uno o dall’altra parte nelle loro liste. Con una facilità impressionante. Altro che ideologia. E’ la cultura della greppia. O di chi è più cornuto dell’altro.
Pino Cavuoti

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