sabato 17 settembre 2011

Mamma mia, che brutta fine ha fatto la buona politica

Mamma mia che confusione. Ancora di più e peggio. Lo vedrete oggi a mezzogiorno quando saranno resi noti i nomi dei candidati al Consiglio regionale. Ancor di più quando si conosceranno, finalmente, anche coloro che saranno stati inseriti sul listino, il premio di maggioranza per la coalizione che vincerà le elezioni. Perché la sensazione, corroborata da quanto è accaduto in queste ultime ore, ci dimostra come la politica molisana sia arrivata alla frutta. Anzi all’amaro Averna. E non si tratta del piacere della vita, ma dalla gestione del potere. Forse nella maniera peggiore che si possa pensare. Ma alla fine, considerando che il Molise è come un piccolo quartiere di Roma, tutti si conoscono e così i candidati saranno un po’ tutti parenti, amici e compari. E allora non resterà che fare buon viso a cattivo gioco (frase fatta che mi ha fatto sorridere mentre la scrivevo) e ognuno si dovrà turare il naso andandosi a recare alle urne a votare. Nel frattempo però un consiglio agli aventi diritto al voto. Leggete bene i programmi e le riforme che vogliono apportare al sistema regionale e ai privilegi della loro Casta. Perché su questi temi dovrete chiamare alle risposte quanti busseranno alle porte delle vostre case o vi chiameranno al telefono per chiedervi di mettere una croce su un simbolo scrivendo il loro nome. Sempre che decidiate di tirare fuori dal cassetto la tessera elettorale e di andare al seggio. La preoccupazione è che l’assenteismo potrebbe averla vinta su tutto e tutti. Sarà compito dei candidati alla presidenza della Regione rimotivare con intelligenza i molisani a ritrovare un senso positivo alla partecipazione politica che è stata una delle grandi conquiste del nostro Novecento quando fu consentito anche alle donne di votare..
 Pino Cavuoti

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