domenica 25 settembre 2011

Evitare di incontrare l’avversario porta bene

Prima Gino Di Bartolomeo in rampa di lancio verso il Comune di Campobasso, poi Rosario De Matteis in corsa per Palazzo Magno. Ora Michele Iorio che deve aver pensato: porta bene, per la serie non c’è due senza il tre. Di cosa parliamo? Del rifiuto dei candidati del centrodestra a volersi confrontare davanti alle telecamere o in qualsiasi forma di dibattito con gli avversari. Una moda che dilaga, mancanza di rispetto o bisogna credere che porti bene evitare il confronto? A differenza degli altri  due predecessori del gesto inconsueto, Iorio è stato tanto diretto quanto chiaro nel spiegare il perché non sarà presente ad alcun talk show. Il governatore ritiene che non ci sia alcuna utilità per i molisani e, quindi, per la sua campagna elettorale confrontarsi con quello che è il suo competitor più prossimo. I voti, se vogliamo metterla così, non si raccolgono lanciandosi invettive mentre a casa sono comodamente seduti sulla poltrona. I voti, come egli stesso ha detto in sede di conferenza stampa non più tardi di mercoledì mattina, si fanno con il “porta a porta”. Pertanto dobbiamo rassegnarci: nessuna lite in diretta magari fomentata dai vari Manuela Petescia, Domenico Bertoni o Giuseppe Saluppo. Una scelta che spetta solo al candidato, e a nessun altro. Non è accettabile credere che il faccia a faccia sia evitato solo perché l’altro cianci di menzogne e critiche generiche. Iorio ci ha abituato a saper affrontare l’avversario senza alcuna preoccupazione e mantenendo sempre testa. Anche per questo che i confronti televisivi tra i politici sono stati sempre i più seguiti tra i programmi di intrattenimento. Ma questa volta il governatore uscente ha deciso di seguire l’esempio di Gino e Rosario. Non è un buon inizio, ma considerando che Di Laura Frattura sinora ha solo risposto a Iorio e non ha lanciato proposte, forse c’è da credere che il presidente della Regione non abbia, poi, tutti i torti.
 Pino Cavuoti

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