martedì 6 settembre 2011

Frattura, sguasta minestra

Alla fine ha vinto l’unico che potrebbe dare la scossa alla politica ingessata del Molise perché, non ne abbiano a male gli altri quattro competitor delle primarie, altrimenti sarebbe stata una passeggiata da ragazzi per Michele Iorio, al di là dei demeriti dei suoi avversari. Invece con la “sveltina” di Paolo Di Laura Frattura ci sono tutte le condizioni perché si sia un confronto maschio, che potrebbe riservare qualsiasi risultato. Sempre che la sinistra, quella più radicale o se vi piace integralista, non decida che il vincitore delle primarie ha il marchio dell’infame per aver trascorsi qualche giorno della sua vita dall’altra parte della barricata. La scorsa domenica Di Laura Frattura ha rischiato di superare la soglia del 40 per cento per una manciata di voti. Un dato da tenere in considerazione e nel dovuto rispetto dalle altre componenti del centrosinistra, che ora hanno il dovere di mettersi a remare, con un programma condiviso, nella stessa direzione. Lo stesso vincitore delle primarie, tra le sue prime dichiarazioni dopo aver appreso del risutato, ha invitato a non fare dietrologia e di guardare lontano, in spirito di unità. Quindi avanza uno dei figli di uno dei politici che ha scritto la storia della Dc e del Molise. Forse anche per questo il papà Fernando non ha potuto nascondere la sua commozione al risultato di Paolo. C’è l’opportunità di mettere a confronto due moderati in quella che potrebbe essere il punto di svolta per la politica dei prossimi anni in questa terra. Due figli d’arte, Michele Iorio (1948) e Paolo Di Laura Frattura (1962). Chissà cosa starà pensando il governatore che si è lasciato scappare il pesce dalle mani. Intanto si inizia a correre per completare le liste con il mercato dei candidati dei quali non tutti hanno ancora deciso di fermarsi e firmare.

Pino Cavuoti

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