venerdì 16 settembre 2011

Quando anche la Repubblica benedice Iorio

Deve essersi sentito orgoglioso Michele Iorio nel leggere che persino il quotidiano La Repubblica, da sempre ostile nei suoi confronti, martedì ha inserito il Molise tra le prime quattro regioni in Italia dove non è aumentata la spesa pubblica dal 2000 al 2009. Lo dice uno studio della Cgia di Mestre che, in più di un’occasione, ha mostrato in maniera impietosa questa regione. Molise che paga spesso dazio per l’esiguità dei suoi abitanti con l’obbligo di dover fornire livelli essenziali nei servizi. Da Molise spendaccione a Molise risparmioso, per usare una vecchia pubblicità usata per reclamizzare la Fiat Uno. E come la nostra utilitaria nazionalpopolare, alla distanza Michelino Iorio si svela come ingiusto bersaglio in materia di spesa e utilizzo dei fondi pubblici. Per anni. E con dignità il presidente può affermare che ha saputo essere virtuoso, mostrando capacità di saper spendere bene «senza promuovere una sterile politica dei tagli, ma attuando un’azione di governo ragionata e ponderata che, pur razionalizzando le risorse a disposizione, non rinuncia ad investire sul territorio e quindi sul futuro». Quindi una garanzia per la continuità che ora chiede agli elettori. E alla continuità, come amano evidenziare coloro che sono vicini al governatore, anche la stabilità di un’azione di governo. Crediti pesanti da vantare nei confronti dell’elettorato ricordando che in queste due legislature Iorio ha dovuto combattere contro la violenza della natura, matrigna e ossessiva. Eppure la regione ha camminato. E ora, nonostante il regime di rigore, Iorio vuol lanciare una sfida, un patto con i molisani, nella convinzione che dopo la stagione dei sacrifici potrà tornare il sorriso e il lavoro. Pronti ad accettare la sfida?
Pino Cavuoti

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