martedì 20 settembre 2011

Freno a mano tirato, controlli alle liste

Ancora tanta tensione e tempi di attesa scanditi dalle decisioni che l’ufficio elettorale prenderà nelle prossime ore, per alcune irregolarità nella presentazione delle liste. Una storia che si ripete e che potrebbe non consentire ad alcuni di correre per un posto a Palazzo Moffa. Con il freno a mano tirato, aspettando di poter mettere la freccia. Forse anche per questo sembra che ci sia in giro una sorta di cappa che copre ogni cosa, come se si aspettasse qualcosa che possa accadere da un momento all’altro. E che l’attesa sia tanto lo si intuisce anche dalla consapevolezza che sarà solo il Molise il 16 e 17 ottobre prossimi a essere chiamato alle urne e tutte le attenzioni dei media nazionali saranno riservati alla nostra piccola regione. Ci sarà spazio per l’arrivo dei big della politica che verranno a dare il loro contributo alla causa di questo o quel candidato presidente. E per capire che sia un momento delicato non occorre avere la palla di vetro. Le voci che giungono dall’Europa sullo stato di grosse difficoltà del mondo finanziario ed economico continentale hanno grandi ricadute nelle tasche dei molisani già alle prese con una tassazione non certo favorevole per i problemi che ha dovuto affrontare la nostra regione. Intanto un figlio d’arte è balzato alle cronache politiche nazionali: Cristiano Di Pietro. È stato lo stesso Antonio Di Pietro a spiegare con un blog ripreso dal Corriere della Sera che Cristiano si è conquistato il diritto a correre per la Regione dopo aver fatto per 5 anni il consigliere comunale e altrettanti quello provinciale. Ma una parte della base non è d’accordo, anche se la candidatura era prevista da almeno dodici mesi. A meno che i dissidenti abbiamo vissuto in questo periodo fuori dal partito. Comunque un po’ di sano... nepotismo guasta.
Pino Cavuoti

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