giovedì 9 febbraio 2012

E se Mazzuto avesse ragione?

Ieri mattina, il cucù aveva appena terminato la sua ottava uscita, quando mi ha squillato il cellulare. Dall’altro capo della cornetta la voce inconfondibile del presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto. Sono sincero, non usa telefonarmi mai per protestare. Lo ha fatto una sola volta, quando avevamo tirato in ballo la moglie, la famiglia non si tocca, mai.

Era quasi un anno che, sempre alla stessa ora, non mi chiamava. Del resto è mattiniero. E, a differenza dell’altra volta, non è arrabbiato. Motivo della conversazione il titolo che lo riguardava a proposito di dichiarazioni choc e di neve «che magari venisse giù ogni anno così». Forse la frase scambiata con il nostro Pasquale Bartolomeo, sempre birbone da buon giornalista, non doveva essere intesa nel suo significato letterale. Ma per paradosso voleva far capire che se la provincia di Isernia si trova in difficoltà  - al di dà della eccezionalità delle precipitazioni nevose - è anche perché tra i cittadini e direi anche le istituzioni, non c’è una adeguata cultura della neve. E se questo fosse possibile acquisire - e ciò può accadere solo quando ti abitui a convivere con questo fenomeno atmosferico - allora potresti non solo accettare e gestire i disagi, ma addirittura diventerebbe una risorsa economica inesauribile. Turismo montano nella terra pentra, così piccola e dimenticata dai grandi flussi dei vacanzieri, che avrebbe le carte in regola, a poche centinaia di chilometri da Roma e Napoli, per diventare un forte polo di attrazione. Con tutti i vantaggi della montagna altoatesina o della provincia di Sondrio. A tutte queste cose pensava Mazzuto quando parlava con il buon Pasquale, e sono convinto che sicuramente sarà stato così. Il presidente della Provincia di Isernia potrebbe avere ragione. Ma purtroppo è solo un auspicio che non può che restare tale.
Pino Cavuoti

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