domenica 12 febbraio 2012

Ripensare il sistema della mobilità in Molise

Albino Iacovone, attraverso il nostro sito internet, ha risposto all’articolo di fondo dedicato ieri al “modello bianco Iorio”.  Ho molto gradito perché, con garbo e senza che avesse bisogno di sparare sul Governatore, mi ha offerto uno spunto di riflessione che, sono convinto, troverà terreno fertile tra i nostri lettori. E’ il grande tema della mobilità in questa regione. Scrive Iavocone: «Con una viabilità moderna ed efficiente, anche i problemi di questo momento sarebbero stati superati con più facilità e con meno dispendio di energie e di risorse». Ha ragione.

Pur considerando l’eccezionalità delle precipitazione nevose di questi giorni, il Molise paga lo scotto di una viabilità, e non voglio offendere nessuno, da Terzo mondo. Un cavallo di battaglia dell’ultima campagna elettorale è stata proprio l’autostrada del Molise. Il centrodestra si è impegnato a portare a compimento quest’opera vitale per le sorti della viabilità. Ma lavorando sul serio, dopo aver perso dell’inutile tempo prezioso in questi anni. Il futuro si costruisce sulle reti anche viarie, e non solo su quelle telematiche. Reti indispensabili per consentire  il passaggio di merci e l’arrivo delle genti. Del resto se alla fine della scorsa legislatura regionale il governo molisano ha deciso di rifondare il trasporto pubblico su gomma, riducendo gli sprechi e cercando di razionalizzare le corse, ci sarà pure una ragione. Sul fronte ferroviario si continua a sbagliare, nonostante l’impegno dell’assessore Velardi a tenere sotto pressione Trenitalia. Ma la realtà del trasporto su rotaia è desolatamente sotto i nostri occhi. In questi giorni interrotti i collegamenti: i treni non hanno viaggiato in Molise. Eppure potevano rappresentare un’alternativa, anche in termini di sicurezza. E che dire dei collegamenti da e per verso Roma? Bisogna ripensare il settore della mobilità attivando atti concreti. Fatti e non solo litanie.
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento