martedì 14 febbraio 2012

Il Pdl verso il congresso Di Giacomo: “Lista unitaria o ci contiamo”

Ci sarà confronto, e anche piuttosto vivace, nei congressi provinciali che il Popolo della libertà si prepara a celebrare in Molise. Ne è convinto il coordinatore regionale Ulisse Di Giacomo che non si è fermato nemmeno in questi giorni di abbondanti nevicate pur avendo preso la decisione di rinviare la data di celebrazione del congresso in provincia di Campobasso.

Senatore Di Giacomo, la neve ha avuto la meglio nella provincia capoluogo di regione.
«Il rinvio a Campobasso è per evidenti difficoltà climatiche. E’ stato rinviato di una settimana. Si celebrerà sabato 25 febbraio, ma siamo già pronti per la sua organizzazione».
Sarà un congresso all’insegna della battaglia delle tessere oppure il clima si è rasserenato.
«Auspico che ci sia una lista unitaria intorno alla quale ritrovarsi per discutere e confrontarsi. Sarebbe un bel segnale sia per i nostri tesserati e sia per tutto il mondo politico della nostra regione».
E sei non ci fosse un clima sereno?
«Se così non sarà, se qualcuno vorrà cimentarsi e contrapporsi al coordinatore provinciale uscente, vorrà dire che con serenità e tranquillità si andrà al voto, alla conta all’interno del partito e da quel momento si stabilirà, nella logica della politica, una maggioranza e una minoranza nel Pdl della provincia di Campobasso. E questo avrà ripercussioni anche in seguito in quanto chi è minoranza nel partito lo diventerà nelle rappresentanze delle istituzioni».
Senatore Di Giacomo, quindi si può dare per scontato, alla luce delle sue parole, che Pierluigi Lepore si è attivato per essere riconfermato nell’incarico di coordinatore provinciale di Campobasso del Popolo della libertà.
«Pierluigi Lepore, coordinatore provinciale uscente, ha già annunciato e formalizzato la sua richiesta di ricandidatura, del tutto legittima. Attorno al candidatura uscente possa ritrovarsi l’intero partito in provincia di Campobasso. Se così non sarà vuol dire che il Pdl si strutturerà, da   oggi in poi, in maggioranza e minoranza come è sempre stato nella vita dei partiti».
Quando scadranno i termini per le candidature in provincia di Campobasso.
«Il termine ultimo è sabato prossimo, 18 febbraio».
Senatore, questi ultimi giorni saranno che mancano caratterizzati dal grande fermento.
«Potrebbero servire ad arrivare al 25 febbraio con una lista unitaria. Cosa che auspico e spero vivamente».
Cosa farà il gruppo che fa capo all’europarlamentare Aldo Patriciello.
«L’onorevole Patriciello è parte integrante  del Popolo della libertà. Sono convinto che al congresso di Campobasso, come a quello di Isernia, si ritroverà sulle stesse nostre posizioni con la lista unitaria».
Di Giacomo, lei è un politico navigato. Ha vissuto tutte le stagioni di Forza Italia prima e ora del Popolo della libertà. Come giudica questa improvvisa vivacità nel suo partito?
«E’ sicuramente un bene perché, in un momento in cui i partiti e la politica in generale, vivono un momento di particolare difficoltà. Credo che vivacizzare la discussione all’interno del partito sia un bene. Chiaramente il tutto deve rimanere in quelle che sono le logiche di un partito. Tutto deve servire per far crescere il partito e non a dividerlo, altrimenti avremmo fallito anche nella nostra missione congressuale».
Quindi non dovrebbero più esistere le quote Forza Italia e Alleanza nazionale, che hanno contraddistinto la nascita del Pdl.
«Certo. Sono state superate e si parlerà solo di nomi e di persone, al di là della loro esperienza o provenienza storica. I migliori saranno quelli che verranno individuati sia per le responsabilità all’interno del partito sia per le candidature all’interno delle istituzioni».
Anche in provincia di Isernia c’è stato un rinvio. Siete più interessati  alle prossime amministrative comunali o al partito.
«Diciamo che la celebrazione dei congressi provinciali ci ha tolto molto del tempo che noi avremmo dovuto o voluto dedicare all’organizzazione di tutto il percorso che deve portarci all’individuazione del candidato sindaco del Comune di Isernia. Per questo noi avevamo individuato le consultazioni primarie da svolgere all’interno del Pdl o nella coalizione di centrodestra. Credi di poter dire che a questo punto  visti i tempi che sono stringenti e visto anche il nostro sforzo per organizzare i due congressi provinciali, probabilmente andremo all’individuazione del nostro candidato sindaco, come abbiamo sempre fatto, tra una rosa di nomi all’interno  del Popolo della libertà e della coalizione, sceglieremo il nostro candidato».
Senatore, ha detto rosa di candidati. E’ il termine giusto, anche se avrebbe potuto usare lista. Lapsus froidiano o stava per caso pensando proprio a Rosa Iorio.
«Rosetta Iorio ha avanzato la sua candidatura a sindaco di Isernia in maniera del tutto legittima essendo un assessore di questa giunta e avendo svolto un ottimo lavoro come assessore ai Lavori pubblici, soprattutto nell’ambito del settore delle scuole e della loro sicurezza. Non a caso Isernia è uno dei comuni che si contraddistingue in tutto il Paese per essere nella condizione di aver messo a norma tutti gli edifici scolastici. Un grande lavoro che va riconosciuto a Rosetta Iorio, per cui la sua candidatura arricchisce la nostra rosa, anzi mi correggo, l’elenco all’interno del quale inizieremo a discutere e scegliere. Questa, come le altre, sarà una candidatura di assoluto livello e affidabilità».
Il fatto che si chiami Iorio è più un vantaggio o uno svantaggio per Rosa Iorio.
«Non ci poniamo il problema di quale sia il cognome dei nostri candidati. Non vorremmo che chiamarsi Iorio debba essere un motivo per poter aspirare a legittime posizioni. Rosetta Iorio ha costruito da sola il suo percorso politico e la sua capacità nell’ambito della Giunta Melogli lo ha dimostrata in maniera indiscutibile  e non perché sia la sorella di Michele Iorio».
Parlando del governatore Iorio e dell’emergenza neve. Cosa ne pensa del lavoro svolto dal presidente della Regione.
«Questo ultime nevicate ci hanno dato la prova di tutta la caratura del presidente Iorio di amministratore capace e responsabile. Le scelte sono state assolutamente in linea con quelle che erano le necessità. Iorio è stato un esempio per tutte le altre regioni. Devo riconoscergli questa capacità di saper cogliere il momento in cui prendere i provvedimenti. Debbo anche riconoscere alla nostra struttura di Protezione civile regionale una grandissima professionalità dimostrata in queste due settimane e devo lagnarmi, ma lo farò anche all’interno del mio gruppo e in Parlamento, della scarsa attenzione che gli organi di informazione nazionale hanno avuto per la nostra regione in questo frangente. Non vorrei che tutto questo sia poi finalizzato alla richiesta di risarcimenti che il nostro governo dovrà stabilire per le zone più colpite dal maltempo».

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