mercoledì 22 febbraio 2012

Nel Pdl vince “chi tiene in mano”

E chi l’avrebbe mai potuto immaginare che i due congressi provinciali del Pdl, che il partito si prepara a celebrare, sarebbero diventati lo spartiacque della politica molisana. Un prima e un dopo. E la resa dei conti non si è consumata, come la liturgia della politica ha insegnato nel passato, durante i congressi. Ma prima, imponendo a tutti i contendenti l’unità, nel nome di Michele Iorio. La certezza si è avuta dalla riconferma di Pierluigi Lepore  a Campobasso e dalla prossima di Luigi Mazzuto a Isernia.

Il governatore, impegnato nella sua azione amministrativa, ha dato mandato pieno al coordinatore regionale Ulisse Di Giacomo. Tutte le trattative hanno avuto un solo messaggio: non si cambia nulla. Un esercizio di forza che il senatore Di Giacomo ha imposto senza nemmeno sbattare tanto i tacchi. E tutti coloro che, solo a chiacchiere, hanno provato a mettere in discussione le posizioni precongressuali sono rimasti con il becco all’asciutto. Una dimostrazione l’sms spedito da uno dei possibili fustigatori, l’assessore Gianfranco Vitagliano, che ai suoi amici ha scritto: si fa un passo indietro nel segno dell’unità. E ha consigliato a votare secondo coscienza. Con una considerazione che sembra sfuggire: si sta parlando di una lista unica! Sabrina De Camillis, Angela Fusco Perrella  oggi, Filoteo Di Sandro domani, hanno dovuto adattarsi alla cura Di Giacomo. Che appare difficile da ingerire, come uno sciroppo disgustoso per ridurre l’acidità, ma necessario. E se c’è un vincitore in questa vicenda quello è sicuramente il senatore isernino. Ancora una volta ha messo in riga tutti gli amici di cordata, contando sull’asse che si è creato con il governatore.   Se queste sono le coordinate della costellazione parlamentare, allora ci sarà da divertirsi aspettando le politiche del 2013 a meno che Berlusconi-Alfano non decidano diversamente.
Pino Cavuoti

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