martedì 2 ottobre 2012

Quando vogliono sono capaci di tutto, anche di stupirci

Non resta che alzarci in piedi per applaudire i consiglieri regionali del nostro Molise. Tutti coloro che ieri hanno votato alla riduzione dei numero dei componenti della massima assise del Molise, che dalle prossime elezioni passeranno da 30 a 20 oltre il presidente eletto della Regione. E un ringraziamento spetta anche a Salvatore Ciocca che, pur votando contro la legge di riforma, ha motivato la sua decisione con ragioni condivisibili: si potevano abbassare i costi della politica riducendo gli stipendi e mantenendo lo stesso numero dei consiglieri. La Regione Molise ha optato per la scelta più dolorosa in termini di rappresentanza ma ha voluto e saputo scegliere dando una dimostrazione di maturità e di coesione. Una risposta a chi indica con disprezzo gli inquilini di Palazzo Moffa e a quanti alimentano l’antipolitica. Un sussulto degno di altri tempi che si vorrebbe tenuto sempre. in particola d’ora in avanti. Formalmente si dovrà mettere mano anche allo Statuto, ma se queste sono le premesse i giochi dovrebbero essere fatti. Ieri mattina in soli 90 minuti, come in una regolare partita di pallone, ventinove consiglieri, mancava solo Michele Scasserra perché all’estero, hanno accolto la proposta del governatore Iorio e del presidente del Consiglio Pietracupa. Il primo passo per mantenere in vita la ventesima Regione italiana. In un momento così particolare quando sembra prendere forza l’idea di unire più regioni. Tamburi di guerra che sono stati partiti dagli Stati generali del Nord con lo slogan “Prima il Nord”. Per quanto si voglia girare attorno al problema resta tutta aperta la questione delle divisioni tra le due parti dell’Italia e con in mezzo “Roma ladrona”. Ridotti i consiglieri, ora il confronto potrebbe riguardare la sopravvivenza delle stesse regioni. Curioso il post ricevuto da Albino Iacovone sulla legge approvata ieri mattina in Consiglio: «A questo punto potevano anche risparmiarsi questa faticaccia! Tant’è che il Governo giovedì approverà un Decreto Legge che ridurrà, appunto, ope legis, il numero dei consiglieri di tutte le regioni!».
Pino Cavuoti

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