mercoledì 10 ottobre 2012

La lunga attesa del 16 ottobre che verrà

Anche il più freddo e distaccato tra i politici molisani è condizionato dall’attesa della decisione che prenderà, il prossimo 16 ottobre, il Consiglio di Stato. E’ inutile nasconderlo. Me lo ha confessato un caro amico di Montenero di Bisaccia in quota maggioranza: «Questa attesa ci sta logorando, è inutile provare a negarlo. Siamo preoccupati anche perché in questi mesi ho ascoltato mille interpretazioni diverse. Abbiamo una probabilità su due di restare in sella. Altrimenti si verificherà ciò che accadde a Giovanni Di Stasi». Saggezza disarmante! Non ho gli elementi per fare dei pronostici, quindi mi limito ad aspettare il passaggio del cadavere dalla sponda del fiume.  Personalmente non faccio il tifo Michele Iorio né per Paolo Di Laura Frattura, pur avendo una mia idea politica molto precisa. Sono convinto tifoso della legalità e della giustizia, anche se poi l’elenco delle cause in corso per diffamazione starebbe a dimostrare il contrario! L’unica cosa certa in questi dodici mesi è che la macchina regionale ha avuto un percorso da freno a mano tirato, quasi addormentato nell’incertezza su cosa produrrà il ricorso presentato (e poi vinto davanti al Tar) da coloro che hanno sostenuto che le elezioni vinte da Iorio siano state truccate. La responsabilità è grande sulle spalle dei magistrati di ultimo grado della giustizia amministrativa. Che si vada o no di nuovo alle urne un po’ di danni sono stati prodotti da questo clima allo sviluppo della Regione Molise. Se Iorio dovesse restare sulla poltrona di via Genova avrà il dovere di mettere a punto la sua giocosa macchina da guerra che sembra ancora ferma al pit stop, a Paolo Di Laura Frattura, che comunque dovrà vincerle le elezioni, un suggerimento: tolga i fiori dai suoi fucili. Li carichi per sparare metodi e modi nuovi per questa terra. Del resto l’ex presidente della Camera di Commmercio è stato sempre presentato come un tipo operativo e dal piglio da imprenditore di successo. Di pistole ad acqua ce ne bisogno solo d’estate quando si è a giocare sulla spiaggia, al mare. E non ora.
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento