giovedì 21 giugno 2012

Punta Aderci, quali interessi da tenere nascosti

Quali interessi non devono essere svelati se fa tanta paura avere nel comitato di gestione della riserva naturale di Punta Aderci un rappresentante del Consorzio industriale del Vastese? La domanda sorge spontanea nel notare come, a orologeria, siano entrate in azione le sirene del settore dell’ambientalismo locale per stigmatizzare la nomina avvenuta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Vasto.

Non risulta che questa amministrazione comunale non abbia a cuore l’ambiente dell’antica Histonium e ancor più la riserva naturale di Punta Aderci. Tra l’altro, solo per ricordarlo, tra i promotori della legge istitutiva in Consiglio regionale c’era proprio Luciano Lapenna attuale primo cittadino della città. Chi più di lui, quindi, - se si può ancora parlare di una sensibilità ambientale a seconda del partito di appartenenza - può avere a cuore ed essere garante del territorio e delle scelte condivise in Consiglio comunale nel rispetto dell’ambiente? Appare quanto meno sospetto, per non dire ottuso, l’atteggiamento dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina, che trova sponda nella Nuova associazione Circolo Territoriale Vasto, che vuol far parlare e decidere di ecosistemi, di debito ambientale, solo a chi appartiene al mondo del “fare verde”. Una posizione del genere, per chi rivendica la capacità e la volontà di dialogo, sembra tutt’altro che non una preclusione e la disponibilità a collaborare. Se per davvero si sentono i soli depositari dell’anima ambientale si facciano parte intelligente e diligente alfabetizzando anche il componente del Coasiv - a proposito quest’ente non dovrebbe essere destinato all’estinzione? - perché possa portare nel segmento delle attività produttivo-industriale nuove idee ecosostenibili per la salvaguardia dell’ambiente!
Pino Cavuoti

Nessun commento:

Posta un commento