martedì 17 aprile 2012

Credito in Molise, Pietracupa: le banche hanno chiuso i rubinetti

Se non fosse che la visita di Mario Pietracupa, presidente del Consiglio regionale, alla FinMolise era già programmata da tempo, verrebbe da pensare che quella di ieri nella sede di via Pascoli della seconda carica istituzionale molisana, era tutta organizzata ad hoc nel giorno in cui sul Burm venivano pubblicate le due misure per rilanciare l’economia predisposte dalla Giunta Iorio.  Pietracupa è stato accolto dai presidente della FinMolise spa e Finmolise srl, Teresio Di Pietro e Massimo Torraco, dal direttore generale Lorenzo Cancellario e dal personale, una quindicina di dipendenti in tutto. Una delle tante visite calendarizzate dal presidente del Consiglio regionale, che ieri ha assunto un sapore diverso nella misura in cui alle parole ascoltate si danno il giusto valore.

Cominciamo dalla fine, dall’intervento di Pietracupa che, forte dell’esperienza maturata come direttore di banca, ha assestato una mazzata contro gli istituti di credito che hanno chiuso i cordoni della borsa e che concedono prestiti non più guardando al «peso delle persone e alla loro storia e serietà, ma spingendo il tasto di un computer per stabilirne l’affidabilità» di un’operazione e di un cliente per quanto «detto da un terminale». «Questo territorio non può permettersi di perdere più nemmeno un dipendente - ha  detto Pietracupa - per questo dobbiamo lavorare insieme con la forza della vostra esperienza e consulenza sul campo». L’impegno a informare i cittadini sulle nuove iniziative della Regione con l’incentivo alla capitalizzazione “Cinque per uno” e il Piccolo prestito “Mi fido di te” facendo capire cosa si può fare e cosa ottenere. E Pietracupa che «le cose non le manda a dire» ribadisce l’onore dei molisani nel rispettare gli impegni presi anche con gli istituti di credito. «La mia preoccupazione è forte per il momento che stiamo vivendo - ha ribadito - ma vi invito a essere più flessibili e vicini alla gente andando sul territorio per far capire come si sta modificando l’economia e di cosa c’è bisogno e quale può essere il vostro ruolo. Ma vi invito anche a segnalare le azioni di ostruzionismo che saranno eventualmente messe in campo dalla banche perché le banche che hanno avuto un rapporto privilegiato in questa fase di gestione della crisi economica devono risponderne anche ai cittadini perché vivono anche grazie a  coloro che fanno depositi in banca». Per Pietracupa si sta vivendo un tempo di guerra tra chi ha bisogno di sostegno e chi deve concederlo e quindi «bisogna sfoderare le armi» per ricreare il giusto rapporto che le banche devono avere nei riguardi della clientela.
L’incontro aveva avuto inizio con l’intervento di Teresio Di Pietro che ha presentato la FinMolise come il braccio operativo della Regione attraverso le due ramificazioni anche con dei limiti nel momento in cui non si hanno risorse a disposizione. «La nostra è una struttura snella di cui mi vanto di essere presidente - ha esordito Di Pietro - che non si è mai tirata indietro quando si è trattato di lavorare. Non ci sentiamo un carrozzone della Regione perché abbiamo le professionalità per essere messi a servizio della comunità molisana». Imprenditori molisani che seppur in sofferenza rappresentano un’economia sana, la quale necessità, però, in questo momento di essere sostenuta. I due bandi pubblicati ieri mattina «sono un segno tangibile della Regione  per mettere sul campo risorse fresche attraverso questo incentivo alla capitalizzazione e il sostegno alle micro imprese che sono sotto le dieci unità operative e che hanno un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni con prestiti dai 5 ai 15 mila euro». 
Un ruolo di collaborazione quello assegnato dalla FinMolise - ha spiegato ancora il presidente Di Pietro - che si potrà notare anche con una presenza nel territorio. Per evitare che i soliti furbetti siano informati a discapito di altri che non lo sono. «L’informazione, considerando che questi finanziamenti sono a sportello, consentirà a tutti di avere gli stessi diritti».
Massimo Torraco, memoria storica della FinMolise, ha ricordato l’intuizione dell’istituzione regionale di voler scindere  l’aspetto operativo che fa capo alla Regione all’aspetto pratico del mercato. FinMolise che è stata riempita di contenuti riuscendo a realizzare una capacità propositiva e operativa straordinarie nella auspicabile gestione futura anche degli immobili, dei servizi e delle consulenze, solo per fare degli esempi pratici. Torraco ha evidenziato come il buon lavoro svolto in FinMolise ha consentito di chiudere i bilanci sempre in attivo e che il lavoro svolto dalla FinMolise srl è senza l’utilizzo di personale proprio ma con le professionalità della FinMolise spa. Anche Torraco non ha potuto nascondere la polverizzazione della presenza delle banche in Molise che sono diventate sempre più distanti   dalle esigenze della clientela con la sola eccezione della recente nascita della Banca Popolare delle Province Molisane. «In Molise - ha detto - non esiste più il “credito umano” perché  al massimo può esistere quello tecnologico. Si va in banca e sarà una specie di autodiagnosi a far capire se si è meritevoli o meno di un fido». Insomma si guarda poco alla professionalità dell’imprenditore e all’organizzazione dell’azienda che invece «dovrebbero entrare come voci nell’attivo del bilancio».  Da qui il valore strategico della FinMolise con il suo valore umano e la capacità d’ascolto verso le imprese perché è «un gioiello prezioso per il superamento delle esigenze locali».
Torraco ha anche anticipato che domani ci sarà l’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali auspicando che questo “modello FinMolise” sia da seguire facendo un augurio a quanti ne faranno parte.
Cancellario ha rimarcato il momento delicatissimo per l’economia regionale e in particolare per le scelte future che la Regione dovrà fare rispetto alla FinMolise.  Il direttore generale della finanziaria regionale a Pietracupa evidenzia come FinMolise ce l’abbia messa tutta per fronteggiare quello che le banche non hanno fatto. Nel ringraziare l’impegno del personale della struttura Cancellario ha spiegato che «in questo momento la FinMolise sta facendo da cuscinetto» tra le esigenze delle imprese e l’istituzione regionale. Regione Molise che ha messo in campo iniziative che in questo momento non ha fatto nessun’altra Regione italiana. Cancellario le ha definite «misure d’eccelenza» rispetto a tutte quelle che sono le forme tecniche bancarie in essere. FinMolise è stata messa nelle condizioni di  affiancare le aziende per presentarsi in modo adeguato alle banche. Il problema è che quest’ultime stanno facendo politiche diverse rispetto a quanto ci sarebbe da fare evitando di assumere rischi in un momento così particolare e delicato. «La Regione - ha detto ancora il direttore - deve mettere attorno a un tavolo i vertici bancari, ma quelli che contano». Azioni della Regione per dare delle risposte immediate all’economia attraverso un prestito sull’onore e il sostegno alla capitalizzazione delle imprese.
Uno spot, quello di ieri, per la FinMolise che esce dai suoi uffici per rivendicare un ruolo per favorire l’accesso al credito. Che non può avvenire senza il ruolo di Regione e con le banche.
Pino Cavuoti

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