domenica 1 aprile 2012

Pesce d'aprile, Petraroia: mi dimetto dal Consiglio regionale

Chissà come avrà gioito per qualche minuto Antonio Pardo D’Alete, primo dei non eletti in Consiglio regionale per il Partito democratico, alla lettera di dimissioni di Michele Petraroia giunte ieri pomeriggio nelle redazioni degli organi d’informazione del Molise. Avrà pensato al regalo di Pasqua, del tutto inaspettato, che l’ex sindacalista della Cgil gli aveva confezionato. Ma è bastato leggere fino all’ultimo rigo per capire che si trattava di un pesce di aprile, tra l’altro ben confezionato, ai danni di Petraroia.
Il consigliere regionale raggiunto al telefono non ha potuto altro confermare l’infondatezza della comunicazione e soprattutto «il cattivo gusto di qualcuno che non sa che in questo momento mi sto occupando di cose serie come la situazione dei 50 lavoratori dei punti vendita della Benetton rimasti senza lavoro».   Per la cronaca il comunicato stampa è stato inviato da un fax virtuale, con prefisso teleselettivo di Cagliari, che si può attivare da internet. Purtroppo per D’Alete lo scherzo è durato solo pochi minuti. Ma per essere ancora più sicuri che la lettera non fosse stata consegnata al presidente Pietracupa lo abbiamo importunato al telefono. Già al secondo squillo ha risposto restando sgomento per la notizia. Dopo aver verificato anche «Meno male che non era vero, altrimenti mi sarei annoiato in Consiglio anche perché tra noi due c’è una fitta corrispondenza che mi stimola a essere sempre vigile e attento. Comunque buon 1 aprile a Petraroia».

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