domenica 1 aprile 2012

Crisi economica e la settimana di passione

Questa mattina la Cgil del Molise farà volantinaggio davanti a tre chiese di Termoli, Campobasso e Isernia. Lo farà nel giorno della domenica delle palme, che per i cristiani rappresenta l’inizio dei riti della settimana santa. Una scelta non casuale, come spiega il segretario generale Erminia Mignelli, per «dialogare con le persone di fede cattolica rispetto ai temi del lavoro». Un’iniziativa che segue a distanza di poche ore dalla lettera aperta inviata sempre dalla Cgil ai quattro vescovi del Molise.

Il cercare la sponda nel mondo cattolico non è un segno di debolezza da parte del sindacato più radicato tra i lavoratori, ma la consapevolezza che su questi temi bisogna allargare il fronte del confronto per condividere un cammino comune di speranza. Perché le famiglie non ce la fanno più ad andare avanti. Serpeggia lo scoramento, la disperazione e tutto ciò non aiuta a ripartire, a guardare al domani con meno incertezza. Anche la Chiesa denuncia dal pulpito il disagio crescente con una crisi che parte dal 2008 quando sono andate in frantumi le certezze di una economia che era solo virtuale. Chiesa e sindacato per far capire alla politica, a quanti ci governano con il passaporto da “tecnici”, che ci stanno mettendo in ginocchio. Il sindacato chiede la riforma del mercato del lavoro, i lavoratori chiedono più potere d’acquisto per i loro stipendi, ma soprattutto certezza di poter continuare a percepirli con regolarità. «Nel lavoro - dice la Cgil - le persone esprimono le loro capacità individuali. Lavorando insieme le persone costruiscono le proprie relazioni sociali. Nel lavoro le persone imparano a conoscere i propri diritti e i propri doveri». Su queste parole d’ordine la Cgil chiede ai cattolici di sentirsi coinvolti e parte integrante di questa campagna di sensibilizzazione. Anche in vista del dibattito parlamentare sull’articolo 18 e gli ammortizzatori sociali. L’inizio di un cammino nel segno della settimana di passione tanta cara ai fedeli che credono in un uomo che dopo essere morto in croce e resuscitato.

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