domenica 22 aprile 2012

La prima pagina del nostro giornale la dedichiamo a una bambina americana di 7 anni. Si chiama Annie Clark, non ha la mano sinistra e nemmeno quella destra. Ciò non le ha impedito di aggiudicarsi il primo premio di un concorso nazionale di calligrafia in Pennsylvania. La penna la tiene tra le sue braccia. E la storia emoziona l’America. Una notizia che ci ha consegnato il corriere.it. Prendendo spunto da un certo ex magistrato  vi starete chiedendo che c’azzecca la piccola Annie con noi molisani e noi abruzzesi. Nulla, proprio nulla. Ma mi sono emozionato. E sapendo che i nostri lettori, quelli de I Fatti del nuovo Molise hanno una sensibilità non solo diversa ma spiccata, mi è sembrato giusto rendervi partecipi di questa sensazione. Piacevole. Diversa. Intensa. Coinvolgente.

E piuttosto che parlare di crisi, di elezioni amministrative e di tutto e di più mi sono distratto con Annie Clark e la sua serenità. Come la maggior parte dei suoi coetanei, anche Annie Clark è in grado di vestirsi da sola, di tagliare un pezzo di carta con le forbici, usare il suo iPod o aprire una lattina. La bambina ha sviluppato una tecnica tutta sua, una tecnica che per lei è diventata vitale visto che è nata senza mani. Ora ha vinto un concorso di bella scrittura. Incredibile. Ma tutto è possibile. Uno  spot alla speranza che non guasta in questa domenica che vedrà l’Italia dei valori protagonista in una manifestazione per difendere l’articolo 18 con Antonio Di Pietro e Maurizio Landini. Ma è anche la domenica che consente a don Michele Tartaglia, nel commentare il vangelo, di affermare che «per fortuna accanto a una chiesa che ha tradito il mandato della testimonianza concreta del perdono di Dio, ci sono stati uomini e donne che hanno saputo incarnare questo perdono e dove c’era violenza hanno saputo dare speranza anche pagando di persona». Mi auguro che Annie sia stata capace, per un attimo di avervi fatto distrarre. A me è capitato ed è stato bellissimo.                                                                
Pino Cavuoti

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